Il ministro e leader FI a Genova su necessità di un cessate il fuoco
Roma, 25 ott. (askanews) -“Embargo per Israele? Noi non mandiamo armi da 7 di ottobre 2023. Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare perché è la legge che lo prevede e perché non si possono fare più contratti. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente dopo attenta valutazione sono stati interrotti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione. Noi da questo punto di vista siamo stati sempre coerenti e rispettosi della legge, noi non mandiamo armi in Israele”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani, a margine della consegna del primo carico di aiuti dell’iniziativa Food for Gaza, a Genova.”Stiamo insistendo da settimane – ha concluso – perché c’è la necessità di arrivare a un cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza. Abbiamo un piano per il dopo cessate il fuoco sia a Gaza sia in Libano”.