Luigi Vanvitelli, 250 anni dalla morte: presentato alla Reggia di Caserta il programma delle celebrazioni

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in foto la Reggia di Caserta (Imagoeconomica)

Un articolato progetto interistituzionale e interregionale ricorderà il genio di Luigi Vanvitelli, il famoso architetto morto a Caserta il primo marzo 1773. A 250 anni dalla sua scomparsa, è stato presentato nella Reggia di Caserta il programma delle Celebrazioni vanvitelliane 2023/2024 alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del direttore della Reggia Tiziana Maffei, dando il via al percorso di valorizzazione di Vanvitelli e della sua eredità. I promotori delle iniziative sono il MiC in collaborazione con il Comune di Caserta, ma le celebrazioni saranno un’iniziativa corale e collettiva dal momento che le opere di Vanvitelli non sono solo la Reggia di Caserta, ma sono diffuse su tutto il territorio nazionale. Il 1° marzo, data di inaugurazione delle celebrazioni, ci sarà un’apertura straordinaria serale del Museo con il neo allestimento permanente delle Sale vanvitelliane degli Appartamenti Reali. Nel corso dell’anno, inoltre, ci sarà l’avvio dei nuovi spazi espositivi della grande Galleria della Reggia di Caserta. Chiuderà le celebrazioni, il 1° marzo 2024, il convegno di studi “L’eredita del Maestro: la Reggia di Caserta”. Le celebrazioni vanvitelliane saranno anche occasione per due importanti iniziative di rilievo nazionale: l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato emetteranno monete, in oro e in argento, dedicate all’evento e verrà realizzato un volume speciale dedicato alla Reggia di Caserta per la collana “Palazzi d’Italia” della Treccani.
“Vanvitelli ha influenzato lo sviluppo dell’architettura europea. Era, allo stesso tempo, un uomo del fare e un genio. Ha creato una tendenza di stile che si è protratta oltre la sua esistenza. In quest’anno di commemorazione che avrà il suo culmine il primo marzo, è giusto ricordarlo qui da Caserta, dove ha creato un’opera unica nella storia dell’arte e dell’architettura – ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – Vanvitelli è stato un gigante assoluto che ha lasciato segni tangibili nel nostro Mezzogiorno, ma devo dire in tutta Italia con la sua opera. Un genio che ha lasciato una traccia profonda e credo che abbiamo un valore assolutamente universale”. “L’impegno maggiore per la Reggia di Caserta – ha spiegato il direttore Tiziana Maffei – è valorizzare il Complesso vanvitelliano, la sua struttura e i suoi spazi, in tutte le possibili sfaccettature e componenti. Grazie al piano commissariale, con l’assegnazione degli ambienti dismessi da altre Istituzioni, e al riconoscimento di Museo autonomo possiamo operare concretamente per rileggere il segno e il pensiero di Vanvitelli e riconoscere i valori di una committenza visionaria per restituire la complessità culturale di questa straordinaria opera. Per noi il 2023 è l’anno per completare e proseguire interventi importanti di restauro e adeguamento funzionale di luoghi chiave del complesso, dalla Grande Galleria, al Teatro, alla scala elicoidale, alle sale di rappresentanza. Un’operazione impegnativa ma necessaria per superare e rimuovere la fase di trasformazioni e destinazioni inopportune e poco rispettose della grandiosità del manufatto riconsegnando all’opera del Maestro la sua vera meraviglia. Il genio di Vanvitelli e la sua eredità vanno ben oltre l’immaginario collettivo. Proveremo in questo lavoro comune a dare a ciò l’evidenza che merita”, ha concluso.