Luciano De Crescenzo, 5 anni fa se ne andava l’ingegnere filosofo antesignano di TikToker e influencer

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in foto Luciano De Crescenzo (Imagoeconomica)

di Giuseppe Delle Cave

Cinque anni fa, il 18 luglio del 2019, se ne andava a 91 anni Luciano De Crescenzo, ingegnere di professore ma filosofo, scrittore, regista e attore per amore. Un desiderio smodato, il suo, di raccontare Napoli al mondo, anticipando le mode ed in controtendenza rispetto alla narrazione dominante di un Sud arrendevole e rassegnato ad essere subalterno al Nord.

Le moderne tecniche di storytelling usate da TikToker e influencer (di cui fu sicuramente un antesignano) erano già tutte presenti infatti nelle gags immaginate e scritte dal regista di Così parlò Bellavista, film cult della napoletanità, tratto dall’omonimo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1977 e che segnò un vero e proprio spartiacque nella rappresentazione plastica di Napoli nel mondo.

Intraprendente, poliedrico, riflessivo ma non troppo, sagace, De Crescenzo viene descritto dall’enciclopedia Treccani come capace di ricostruire, tra l’altro, “con correttezza storiografica il pensiero greco senza tuttavia rinunciare al suo consueto umorismo, che peraltro appare spesso come una felice commistione di saggezza popolare napoletana e cultura filosofica”. Il riferimento è alla sua Storia della filosofia greca (1º vol. 1983; 2º vol. 1986), che gli valse l’appellativo di filosofo.

Oggi che la platea dei lettori si è notevolmente assottigliata, e non soltanto di coloro che leggevano (e non leggono oramai più) romanzi, saggi e saghe ma anche di coloro che non leggono neanche più i post testuali sui social (finendo per arrendersi alla legge del “risparmio energetico” e di attenzione), i reels, gli shorts e i tiktok ogni tanto rilanciano frammenti di memoria collettiva partenopea basati su spezzoni di film e interviste televisive di Luciano De Crescenzo. Una magra ma utile consolazione, l’unica speranza di tenere in vita anche tra le nuove e nuovissime generazioni il patrimonio immateriale di un uomo che ha reso Napoli un brand quando nessuno sapeva neanche che potesse diventarlo…