La Cisl Campania scende in campo a reclamare l’attenzione dei parlamentari sui tagli alle risorse destinate alla cura dell’infanzia e degli anziani rinnovando un appello che, sottolinea La Cisl Campania scende in campo a reclamare l’attenzione dei parlamentari sui tagli alle risorse destinate alla cura dell’infanzia e degli anziani rinnovando un appello che, sottolinea la segretaria Lina Lucci, ha lasciato indifferenti politici e istituzioni. “Da quanto si evidenzia nell’ultima nota dell’Autorita’ di Gestione – si legge in una nota di Lucci – il Programma servizi di cura all’infanzia e agli anziani subira’ per l’annualita’ 2015 un taglio di oltre 102,3 milioni di euro. Cosi’ sugli ambiti e i distretti, che stanno gia’ incontrando grosse difficolta’ per attuare i Piani del primo riparto e realizzare la programmazione del secondo, rischia di abbattersi questa ulteriore pesantissima tegola che conferma i nostri allarmi lanciati in piu’ occasioni, anche tramite apposite missive indirizzate ai parlamentari campani, e rimasti inascoltati“. In attesa della riunione del Cis, (Comitato di indirizzo e sorveglianza) fissata per il prossimo 14 aprile, dalla quale si avranno maggiori dettagli in merito, Lucci si dice convinta sin da ora che “oltre all’azzeramento delle risorse residue, si andranno a decurtare gli stanziamenti relativi al secondo riparto“. Il tutto nella totale carenza di iniziative “da parte delle istituzioni e dei parlamentari campani“. Di qui l’appello a tutti i rappresentanti politici e istituzionali – sotto forma di lettera inviata a ciascuno di loro a firma di Lina Lucci – a “intervenire con fermezza per evitare la decurtazione di tali stanziamenti, in quanto gli obiettivi di incremento e stabilizzazione della presa in carico dei bambini da 0 a 3 anni, degli anziani non autosufficienti, nonché l’obiettivo del riequilibrio territoriale richiesto per questi servizi, impongono una decisa presa di posizione delle forze parlamentari e delle istituzioni locali a partire dalla Regione Campania“. “Il Programma servizi di cura – conclude Lucci – non puo’ essere colpito da questa ulteriore scure, sia per le finalita’ dell’intervento che per lo stato decisamente avanzato dei riparti“.