Logistica, la ricetta di De Luca: Un polo trasporti con i Fondi Ue

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Una Campania in movimento, anzi in corsa. Cosi’ la immagina Vincenzo ‘Speedy’ De Luca mentre al primo Consiglio regionale tratteggia i punti nodali della sua azione di governo. E proprio i trasporti sono un elemento fondamentale nel suo sciorinare quali saranno i passaggi fondamentali per arrivare alla Campania caput mundi. I trasporti fondamentali sono quelli del polo che “dovra’ nascere” anche attraverso il ricorso dei fondi europei. “In Campania avevamo Ansaldo, abbiamo Irisbus in una condizione di grande sofferenza, abbiamo Firema a Caserta. Credo che sia stata conclusa un’operazione industriale con importanti investitori privati relativa a Firema. Credo che abbiamo uno spazio di mercato per le produzioni di mezzi di trasporto su gomma e su ferro“. De Luca e’ netto “per capirci: le produzioni Irisbus non erano fuori mercato perche’ avevamo costi di produzione piu’ elevati rispetto ai prodotti analoghi della Francia“. La ricetta e’ ripartire dalla competitivita’ dei prodotti made in Campania. “Facciamo tutte le verifiche, ma se ragioniamo insieme su un polo del trasporto pubblico campano, che tenga dentro Irisbus, Firema, con i nuovi acquirenti e investitori privati, Ansaldo, per quanto riguarda l’alta velocita’ – qui avevamo un’eccellenza straordinaria: l’alta velocita’ era Ansaldo, le metropolitane erano l’Ansaldo -, qui noi possiamo realizzare un polo industriale del trasporto pubblico di assoluta eccellenza” Il tutto purche’ si ponga fine a “piccoli interventi in centinaia di comuni“. Perche’ il governatore dal piglio da sceriffo e’ certo. Serve “piu’ concentrazione di risorse per lo sviluppo dei grandi settori trainanti dello sviluppo industriale della nostra Regione“.