L’Italia in trasferta, ma non per un incontro di calcio. Anche se alcuni suoi comportamenti prevedono punizioni

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in foto Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron

L’ attività dei politici italiani all’ estero, globetrotters dell’ ultim’ora, continua,non sempre per fatti che rientrano nelle sfere delle loro competenze. la Premier Meloni l’ altroieri è volata a Parigi, con lo scopo di sostenere, nella giornata di martedì, la candidatura di Roma a essere scelta quale sede dell’ Expo 2030. Decisamente opportuna quindi la presenza della Capo del Governo nella capitale francese. Per la specificità dell’ argomento è stata accompagnata dal sindaco di Roma e dal presidente della regione Lazio. Ciò che di tale “missione possibile” desta maggiormente l’attenzione di chi la osserva e valuta professionalmente, è che cultura politica vuole e diplomazia imponga che in alcune situazioni si debba sapere ingoiare il rospo e procedere. In uno dei momenti storici come quello attuale, in cui si sta assistendo a un recupero di gran carriera dell’ importanza primaria dell’ attività del gentil sesso affinchè possa allinearsi con l’altro in tutte le espressioni. Accade così che sia una donna a compiere il primo passo in una riconciliazione, seppure non amorosa e ciò induce con facilità a esprimere commenti positivi. Di seguito i fatti. Quest’inverno il Presidente francese Macron, in un contesto che stava dando sempre più l’idea, anche ai comuni mortali, che tre dei paesi fondatori della EU, Italia, Francia e Germania, intendessero ricominciare a agire di concerto, Macron invitasse a una cena di lavoro solo il Cancelliere tedesco Scholtz. Come succede nei salotti di particolari fasce sociali, quel comportamento venne commentato come un pugno nell’occhio sferrato da Macron alla Meloni.Volendo approfondire, anche all’Italia, nonostante sia parente prossima del suo paese. Quindi l’altra parte del tempo passato dalla Premier italiana nella capitale francese è stata dedicata a un incontro bilaterale con l’omologo francese, da considerare di per sè già un risultato positivo. Non che si debba pensare alla napoletana maniera che ne sia scaturito un “scurdammece o passato”, al secolo ‘dimentichiamo il passato’, tutt’altro! È proprio quella parte che è mancata quando i paesi sono stati schierati ciascuno per sè, per dirla con un francesismo, che va recuperata e riallineata. È importante evidenziare, per come sono andate le cose, che l’ Italia si trova in vantaggio nella ripresa del dialogo con la Francia. Presto saranno noti i risultati di quanto dibattuto in quelle ore all’ Eliseo e si potranno trarre le conclusioni. La politica italiana in trasferta ha attirato anche altri commenti, certamente non lusinghieri, sia da parte degli osservatori nazionali che di quelli stranieri. Il riferimento va ai “fatti di Bruxelles” di qualche mese fa. Potrebbe risultare riduttivo classificare quegli eventi fatti di malaffare a livello internazionale. Sono gli stessi che hanno visto pesantemente implicati per una questione di tangenti diversi europarlamentari. Alcuni di loro rappresentano in quel contesto l’Italia, mentre un altro è solo di origine italiana. Che dire? È doloroso ammetterlo, ma quel tipo di comportamento scorretto, per di più criminale, presente in tutte le etnie del mondo, sembra trovare, in ogni occasione che presti il fianco, il pretesto per indossare volentieri la casacca con i colori del Bel Paese. Sempre ieri a Bruxelles è stato convocato dal Tribunale per un “colloquio” un altro europarlamentare italiano coinvolto nella vicenda e alla fine è stato trattenuto: presto si conosceranno gli sviluppi. Rimanendo nell’area francofona, sempre ieri all’ aeroporto di Le Bourget, a poca distanza da Parigi, ha preso il via quello che si può definire, con una leggera forzatura, il salone delle macchine volanti, seppure a cielo aperto. È l’ Air Show, la manifestazione di settore più importante del mondo, sia per l’aeronautica civile che per quella militare. L’ Italia è presente con Leonardo, azienda pubblica di rilievo internazionale e altre aziende che, soprattutto nell’ Europa del nord, stanno trovando mercati interessati alle loro produzioni e aziende favorevoli a partnership. È stato presente anche il ministro per la difesa Crosetto, ulteriore testimonianza della tendenza dell’ attuale governo a richiamare l’attenzione globale sul particolare che “L’ Italia c’è”. Cosa avrà pensato il rappresentante del Governo italiano in materia di come si muovono nel mondo le attività, tutte, legate a quel businnes, non è difficile da ipotizzare. Una compagnia aerea indiana, non quella di bandiera, quindi privata, ha commissionato alla europea Airbus 500- leggasi cinquecento- aeromobili da mettere in opera principalmente nei cieli indiani. È la commessa più importante che sia mai stata fatta da quando il trasporto aereo ha cominciato a operare con regolarità. Crosetto, pensando a quanto è successo e ancora succede alla ex compagnia di bandiera, l’ anonima ITA, sembra che, corrucciato e anche perplesso, abbia esclamato: “Ah, l’ Italia ! “. In molti si sono chiesti se fosse un’ esclamazione di nostalgia per la patria, anche se si era allontanato da essa da poche ore o una specie di accorato lamento per qualcosa che, sull’ asse Roma- Berlino, sta collezionando una quantità di paradossi, tutti negativi, da Guinnes. I più realisti propendono per la seconda motivazione, e non è difficile comprendere il perchè.