Milano, 17 set. (abitalia) – Il 41% dei lavoratori italiani pensa di non avere successo e, addirittura, il 38% non sa se riuscirà mai a ottenerlo. Di questi, uno su cinque (20%) afferma inoltre che non lo raggiungerà mai e solo il 15% prevede di raggiungere il successo che desidera nei prossimi cinque anni. Gli uomini (44%) hanno un approccio più positivo rispetto alle donne (42%) e i millennial sembrano essere i più sognatori e, nonostante più di uno su due (59%) creda di non avere ancora raggiunto il successo, quasi uno su quattro (24%) è convinto di raggiungerlo nei prossimi cinque anni.
E’ quanto emerge dalla ricerca ‘This Is Success’, realizzata da LinkedIn, la rete professionale online più grande del mondo, che ha così voluto indagare su come, in un mondo iper-connesso, le nuove generazioni di lavoratori interpretino il concetto del raggiungimento della propria soddisfazione personale e professionale.
“In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, riuscire a emergere, farsi notare, ottenere risultati e magari venire anche premiati per il nostro lavoro -ha dichiarato Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkedIn- non è così semplice e scontato. Spesso, infatti, i professionisti si trovano a dover affrontare momenti di grande insoddisfazione e a volte anche frustrazione. Secondo i nostri dati, questo può portarli in molti casi a essere infelici o addirittura a deprimersi. Grazie a piattaforme come la nostra, però, questi talenti possono trovare ispirazione per cambiare il proprio futuro, ottenere migliori opportunità e imparare nuove cose per tornare a credere nei propri sogni”.
L’analisi, condotta da YouGov tra ottobre e novembre 2017, su un campione di oltre 18 mila intervistati presenti in 16 Paesi, tra cui anche Italia, Francia, Australia, Inghilterra, Stati Uniti e altri, ha rivelato come a livello globale la definizione di successo, nella maggior parte dei casi, corrisponda principalmente all’essere felici (73%), allo stare bene (70%) e al passare del tempo con la propria famiglia (56%), relegando quindi gli aspetti più propriamente collegati all’ambiente lavorativo, come ottenere promozioni (39%), avere uno stipendio a sei zeri (24%), ricevere un aumento (21%) o guadagnare più dei propri amici (11%), nelle ultime posizioni della classifica.
Un aspetto, questo, che sottolinea come in tutto il mondo, ormai, i lavoratori stiano abbandonando sempre di più l’idea, anni ’80 e ’90, che faceva corrispondere l’apice del proprio successo con la propria posizione professionale, spostando il focus su aspetti più importanti della sfera personale di ognuno.
In Italia, in modo particolare, gli oltre mille lavoratori intervistati hanno confermato questa tendenza ponendo, però, lo stare bene al primo posto nella loro definizione di successo (69%), seguito dall’essere felici (67%) e dall’avere un buon equilibrio tra vita privata e professionale (53%). In fondo a questa speciale classifica gli italiani hanno poi inserito nelle ultime posizioni il guadagnare più dei propri amici (4%) e ottenere un aumento (13%). A dimostrazione di come questi aspetti abbiano un impatto sempre minore sulla soddisfazione dei professionisti moderni, decisamente più interessati alla ricerca della felicità.
La mancanza di fiducia nel proprio successo pone i professionisti contemporanei in grande difficoltà, a tal punto che la maggior parte di loro, sia a livello nazionale (31%) che internazionale (28%), vorrebbe che la società oggi desse meno valore al concetto di successo. La pressione dovuta alla difficoltà nel raggiungerlo o renderlo riconosciuto, unita al rischio di non ottenerlo mai, infatti, potrebbe rendere in particolare i talenti italiani infelici (31%), come se stessero fallendo (30%) o peggio ancora depressi (25%). Per questo, molti di loro (61%) sono convinti che il successo abbia molti differenti significati a detta di chi lo definisce e, nella maggior parte dei casi, questi sembrano non comprendere l’ambito professionale.
Nonostante questo, la maggior parte dei professionisti italiani si trova d’accordo nello stabilire che il principale elemento che porta al successo sia la formazione scolastica (78%), seguita dal tipo di professione scelta (58%), dal modo di vestire (49%), dalla città in cui si vive (45%), dall’età (41%) e dal sesso (37%).
“Ciò che possiamo notare -ha commentato Albergoni- è che, nella vecchia diatriba tra chi sceglie di vivere per lavorare e chi invece lavora per vivere, tra le nuove generazioni di professionisti stia prendendo sempre più piede la seconda modalità di approccio. In un’epoca in cui la società e il business ci richiedono di essere sempre always-on, senza però riconoscere sufficientemente lo sforzo prodotto per continuare a essere operativi e performanti, come dichiarato dal 22% dei lavoratori italiani, l’aspetto più importante della propria giornata diventa il tempo dedicato a se stessi, alle proprie passioni e ai propri affetti. Se da una parte questo fa pensare che pochi siano soddisfatti del lavoro che fanno, dall’altra offre grandi opportunità da cogliere, lasciandosi ispirare magari da chi abbia scelto di scommettere sui propri sogni, riunendo in questo modo le passioni personali e quelle professionali”.
Per offrire questa opportunità di condivisione e dare ai propri utenti nuovi spunti utili per seguire i propri sogni, LinkedIn ha deciso di supportare questa ricerca attraverso la sua nuova campagna internazionale ‘#InItTogether’, che arriva in Italia con il nome di ‘#SogniamoInGrande’.
Un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di alcuni utenti e influencer italiani presenti sulla piattaforma che hanno deciso di raccontare la loro storia di successo, per permettere a tutta la community di trarne ispirazione.
Inoltre, LinkedIn ha collaborato anche con il fotografo internazionale Ikenna Mokwe che ha realizzato una serie di shooting dedicati, attraverso i quali ha saputo dare vita a dei veri e propri ritratti d’autore in grado di esprimere l’essenza del successo e dei risultati raggiunti da quei professionisti, invitando allo stesso tempo tutti gli altri a condividere le proprie esperienze e soddisfazioni professionali seguendo e partecipando alla conversazione social, in particolare sul canale Twitter di @LinkedInItalia, attraverso l’hashtag ufficiale #SogniamoInGrande.