Lingua italiana, giusto o sbagliato? Un libro dell’Accademia della Crusca per sciogliere tutti i dubbi

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È davvero sbagliato “ma però”? Ma come va scritto “qual è”? “Attenzionare” è un verbo ammissibile? Si dice “arancina” o “arancino”? Che cos’è la “cazzimma”? Su “sé stesso” l’accento ci va o non ci va? Come si affrontano le questioni di genere nella lingua italiana? Sono solo alcune delle centinaia di domande contenute nel libro “Giusto, sbagliato, dipende. Le risposte ai tuoi dubbi sulla lingua italiana” (Mondadori) a cui l’Accademia della Crusca, da secoli il punto di riferimento, in Italia e nel mondo, per la lingua italiana, dà una risposta. Dal lessico all’etimologia, dalla grammatica alla sintassi, dalla punteggiatura ai neologismi, dubbi di ogni tipo, errori ricorrenti, equivoci o falsi miti riguardanti l’italiano vengono analizzati e spiegati con semplicità e precisione. Il volume, diretto e curato dagli accademici Paolo D’Achille, responsabile del servizio di Consulenza, e Marco Biffi, coordinatore della struttura informatica e della comunicazione della Crusca sul web e sui social, raccoglie risposte fornite ai lettori da accademici e studiosi che collaborano con l’Accademia. Si tratta di un libro pratico, ricco di curiosità, aneddoti e storia che, pagina dopo pagina, fornisce il ritratto di una lingua vitale e in continuo cambiamento e che aiuta a usare con più consapevolezza e appropriatezza l’italiano. Il volume si struttura come una piccola guida grammaticale: i quesiti sono ordinati tematicamente in una serie di categorie che riguardano molti aspetti dell’analisi linguistica. A ogni lettera è stato associato uno o più argomenti (A come articoli, ausiliari, B come burocratese, C come congiunzioni…), in modo da strutturare l’opera in un ordine alfabetico che richiami quello del vocabolario, cui la storia della Crusca è indissolubilmente legata. “Giusto, sbagliato, dipende” è lo strumento attraverso il quale i più autorevoli esperti di italiano segnalano gli errori più comuni, sciolgono i dubbi più ostinati e danno una soluzione ai quesiti che accompagnano quotidianamente quando si scrive e si parla in una delle più belle lingue del mondo.
Il libro sarà presentato dall’Accademia della Crusca a Firenze lunedì 24 ottobre, presso Villa medicea di Castello, alle ore 18. Intervengono Paolo D’Achille, vicepresidente dell’Accademia della Crusca, Stefano Bartezzaghi, giornalista, scrittore e semiologo, e Silvia Ronchey, saggista, docente universitaria e filologa. Sarà possibile seguire la presentazione anche sul canale Youtube dell’Accademia: youtube.com/AccademiaCrusca. Dal primo Vocabolario della lingua italiana curato dall’Accademia della Crusca sono passati più di quattro secoli durante i quali la nostra lingua ha avuto molte trasformazioni. Termini diventati ormai desueti, neologismi e vocaboli importati da altre lingue usati quotidianamente, dubbi grammaticali che continuano a persistere. Ecco allora che questo libro dell’Accademia della Crusca, con un linguaggio semplice e accattivante, spiega il perché dei cambiamenti della nostra lingua e fornisce indicazioni per farne un uso appropriato, in un volume la cui lettura è alla portata di tutti. L’Accademia della Crusca risponde ai dubbi linguistici dei suoi lettori dal 1990, anno in cui l’allora presidente Giovanni Nencioni inaugurò il servizio di Consulenza sulle pagine del semestrale “La Crusca per voi”, che viene tuttora pubblicato. Con la nascita e lo sviluppo del sito web, e nello specifico dal 2002, il servizio si è spostato anche in rete; da allora, nella sezione del sito ad esso dedicata sono state messe a disposizione di tutti più di 1100 risposte, attualmente pubblicate con una frequenza di 3 a settimana. Le schede vengono regolarmente rilanciate sui profili social dell’Accademia e, dal 2017, pubblicate anche nella rivista online trimestrale “Italiano digitale”. “Giusto, sbagliato, dipende” è la quinta pubblicazione curata dall’Accademia e dedicata alla Consulenza linguistica.