L’industria italiana che torna a crescere: i settori più in salute e le aspettative 2020-23

408

Il modo migliore per comprendere lo stato generale dell’economia di un paese è analizzare la situazione relativa alla produzione industriale, un ottimo metodo per capire quale potrebbe essere non solo il presente, ma anche il futuro di una nazione.

Se spostiamo il discorso sul caso italiano, ecco che si parla di dati che rappresentano un po’ una speranza: in base ai numeri di questa prima metà del 2019, sembra che la ripresa economica abbia definitivamente spinto alle spalle il ricordo della crisi. Per questa ragione, conviene studiare i dati sulla crescita industriale tricolore, con un approfondimento sui settori maggiormente in salute.

Crescita industriale: i dati e i settori in salute

Il 2019 è stato inaugurato da ottime notizie, come sottolineato fra l’altro dal report Istat relativo ai dati di gennaio. Dopo mesi di cali costanti, infatti, la produzione industriale italiana ha finalmente fatto registrare un incremento del +1,7%. Un ottimo inizio, visto che è la prima volta della comparsa del segno “+” da oltre quattro mesi, con una spinta proposta da uno dei settori più in salute del comparto industriale tricolore, ovvero quello dell’energia.

Appare comunque chiaro che la strada, sebbene sia stata tracciata, va percorsa nella sua interezza: per compensare la variazione negativa degli ultimi tempi, infatti, bisogna che l’industria italiana continui a lavorare per rimanere in crescita.

Alcuni settori della Penisola ci stanno già pensando, visto che corrono più veloci di altri, dando dunque un contributo fondamentale alla ripresa economica dello Stivale. Abbiamo già citato il comparto dell’energia, che si è dimostrato in crescita del +6,4% su base mensile e del +11,7% su base annua. Positivo anche il dato relativo alla fabbricazione di apparecchi elettronici e elettromedicali, oltre che degli strumenti di misurazione, in totale al +4,4%.

La situazione del settore metallurgico in Italia

Il settore della metallurgia ha fatto registrare un piccolo calo negli ultimi tempi, ma va comunque detto che le prospettive future sono più rassicuranti.

La prova viene anche dal fatto che in Italia in questo settore esistono ancora oggi diverse realtà altamente specializzate: un esempio è Siera, una delle aziende più qualificate nella lavorazione di metalli ad alto livello connotata da una grande qualità dei propri prodotti.

Per quanto riguarda i dati, ecco cosa è emerso: a inizio di quest’anno è stato registrato un piccolo progresso, rispetto al calo del periodo finale del 2018, in termini di fatturato. La solidità della situazione finanziaria dell’industria italiana, poi, apre a scenari futuri interessanti: aumenteranno gli investimenti entro il 2023, con un tasso medio di crescita annuo del +1,5%.

È chiaro che servirà del tempo, però la situazione attuale ci dice che è lecito sperare, e che è possibile farlo basandosi su dati concreti.