Libri, “Gli autori dialogano con i lettori”: la Rivoluzione Russa secondo Orecchio

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Con il libro “Mio padre la rivoluzione” (Minimum Fax) lo scrittore Davide Orecchio è il nuovo protagonista della rassegna “Gli autori dialogano con i lettori”, che fino a venerdì 16 novembre vedrà i finalisti dell’edizione 2018 del Premio Napoli a confronto con il loro pubblico in diversi luoghi della città. Doppio appuntamento: lunedì 12 novembre alle ore 17.00 al Circolo Ilva di Bagnoli e martedì 13 novembre alle ore 10.00 con gli studenti del liceo artistico Boccioni-Palizzi. Presente a entrambi gli incontri Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli. “Mio padre la rivoluzione” è una raccolta di racconti, ritratti, biografie impossibili e reportage di viaggio sul mito della Rivoluzione russa, dai protagonisti dell’ottobre 1917 (Lenin, Stalin e Trockij) ai personaggi minori. Davide Orecchio lavora sulla storia con gli strumenti della letteratura, ne racconta versioni altre e ne esplora possibilità non accadute: Trockij è ancora vivo nel 1956 e medita sull’invasione sovietica dell’Ungheria e su Chru?c?ëv che rinnega Stalin. Qualche anno dopo, il giovane Robert Zimmerman entra in una libreria di Hibbing, nel Minnesota, e scopre i testi di Trockij: non diventa Bob Dylan ma compone altre canzoni rivoluzionarie come “The End of Dreams”. Proprio come nella realtà e oltre i suoi confini, il poeta Gianni Rodari, che <>, scrive un reportage dalla Russia per il centenario della nascita di Lenin. In “Mio padre la rivoluzione” la controstoria è una chiave offerta al presente per scardinare il passato, per fare i conti coi mostri politici e le speranze tradite del Novecento, ed è anche una guida per immaginare i futuri possibili. Con uno stile molto originale, Davide Orecchio racconta il sogno e l’incubo della storia, le peripezie e le passioni, i destini aperti degli uomini.