Una profonda riflessione sui rischi della cultura woke, della cancel culture, di una società esasperatamente individualista e narcisista che non riconoscendo alcuna eredità culturale, ritenendo di poter bastare a se stessa, lascia alla tecnica e all’economia il predominio di un futuro insensato perché senza memoria e prospettiva. E’ la parabola filosofica dell’ultimo lavoro di Marcello Veneziani, “Senza Eredi”, un viaggio attraverso il pensiero di settanta maestri del passato, veri, presunti tali e controversi, che tuttavia rappresentano l’essenza di un presente che sembrerebbe aver deciso di rescindere qualsiasi connessione con il passato presumendo la propria autosufficienza, realizzando un vero e proprio pregiudizio della contemporaneità. Un lavoro edito da Marsilio che sarà presentato a Napoli venerdì prossimo, 20 dicembre, alle 17,45 a Villa Domi nel corso di un evento promosso da Polo Sud, Controcorrente Edizioni e dal Centro Studi Golia, che vedrà protagonisti gli interventi del direttore de Il Mattino Roberto Napoletano, il presidente di Polo Sud Amedeo Laboccetta e l’ex segretaria generale Cisl Lina Lucci. Nel corso dell’iniziativa l’attore Luca Violini leggerà alcuni passi del libro di Veneziani. Al termine dell’evento, la band di Francesco Viglietti allieterà gli ospiti con un repertorio di canzoni napoletane ed il Soprano Martina Bortolotti canterà alcuni brani per il Santo Natale.
