Libia: Pinotti, impensabile intervento militare

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 “La Libia può essere stabilizzata solo con l’intervento delle forze locali. Un intervento militare di occupazione del paese sarebbe impensabile”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al programma “La telefonata” di Belpietro su Canale 5.

Il primo piano da affrontare per quanto riguarda la Libia, ha spiegato il ministro, “è la stabilizzazione, che è difficile da immaginare senza una interlocuzione con i libici stessi. Per questo aspetto – ha riconosciuto – è un segnale negativo la fumata nera per il voto al governo di unità nazionale e siamo preoccupati per i continui rinvii”. “Quando il governo libico si sarà insediato – ha proseguito Pinotti – ci sarà bisogno di dare una mano per la sicurezza con addestratori e anche forze di protezione e a questo stanno lavorando 19 nazioni con il coordinamento dell’Italia”. Altro tema, ha sottolineato, “è la lotta al terrorismo. Negli ultimi mesi si è registrata un’avanzata della presenza dell’Isis e quindi si sta lavorando con gli alleati al tema dell’antiterrorismo. Bisognerà vedere – ha aggiunto – se da parte dell’Onu ci sarà un invito ad impedire l’avanzata dell’Isis, ma senza la Libia che collabora anche questo tema risulta difficile da affrontare”.

“Non commento le vicende che riguardano un altro paese, ma in passato accelerazioni unilaterali non hanno aiutato la Libia”. Così il ministro della Difesa sulle notizie di stampa che ieri hanno dato conto della presenza di forze speciali francesi in Libia. “Nelle riunioni ufficiali – ha aggiunto Pinotti – il ministro francese ha sempre riconosciuto all’Italia il ruolo di coordinamento per quanto riguarda la situazione in Libia”.

 “La Libia può essere stabilizzata solo con l’intervento delle forze locali. Un intervento militare di occupazione del paese sarebbe impensabile”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al programma “La telefonata” di Belpietro su Canale 5.

Il primo piano da affrontare per quanto riguarda la Libia, ha spiegato il ministro, “è la stabilizzazione, che è difficile da immaginare senza una interlocuzione con i libici stessi. Per questo aspetto – ha riconosciuto – è un segnale negativo la fumata nera per il voto al governo di unità nazionale e siamo preoccupati per i continui rinvii”. “Quando il governo libico si sarà insediato – ha proseguito Pinotti – ci sarà bisogno di dare una mano per la sicurezza con addestratori e anche forze di protezione e a questo stanno lavorando 19 nazioni con il coordinamento dell’Italia”. Altro tema, ha sottolineato, “è la lotta al terrorismo. Negli ultimi mesi si è registrata un’avanzata della presenza dell’Isis e quindi si sta lavorando con gli alleati al tema dell’antiterrorismo. Bisognerà vedere – ha aggiunto – se da parte dell’Onu ci sarà un invito ad impedire l’avanzata dell’Isis, ma senza la Libia che collabora anche questo tema risulta difficile da affrontare”.

“Non commento le vicende che riguardano un altro paese, ma in passato accelerazioni unilaterali non hanno aiutato la Libia”. Così il ministro della Difesa sulle notizie di stampa che ieri hanno dato conto della presenza di forze speciali francesi in Libia. “Nelle riunioni ufficiali – ha aggiunto Pinotti – il ministro francese ha sempre riconosciuto all’Italia il ruolo di coordinamento per quanto riguarda la situazione in Libia”.