Libia, Confartigianato:
esportazioni giù del 35%

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L’escalation della crisi in Libia sta pesantemente condizionando l’andamento dell’interscambio commerciale con in nostro Paese. Lo rileva la Confartigianato, secondo la quale nell’ultimo trimestre disponibile, settembre-novembre L’escalation della crisi in Libia sta pesantemente condizionando l’andamento dell’interscambio commerciale con in nostro Paese. Lo rileva la Confartigianato, secondo la quale nell’ultimo trimestre disponibile, settembre-novembre 2014, il made in Italy verso la Libia è crollato del 35,1%. Nei primi 9 mesi del 2014 la contrazione è stata del -29,3%. “La nostra regione è in ‘prima linea’ in questa nuova emergenza – dichiara Luigi Curto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – e con essa le piccole e medie imprese che sono parte attivissima nelle esportazioni anche verso la Libia. In un solo anno partono dalle nostre imprese beni e manufatti (non energetici) per oltre 146milioni di euro, il 13,9% di tutte le esportazioni verso il Paese africano. Il Veneto è la seconda regione dopo la Lombardia. Unica nota positiva – prosegue Curto – è il calo più contenuto subito dai nostri produttori (-23,7%) rispetto a quanto hanno dovuto subire in media le esportazioni italiane nel complesso (-29,3%), ed in particolare i nostri “vicini” lombardi (-30,6%) ed Emiliani (-37,2%)“. Oltre i due terzi delle esportazioni non energetiche verso la Libia provengono da cinque regioni italiane: Lombardia con il 23,3%, Veneto con 13,9%, Emilia-Romagna con 12,0%, Toscana con 9,5% e Campania con 9,4%.