X MARCIA INTERNAZIONALE PER LA LIBERTÀ DEI POPOLI OPPRESSI
dedicata alla liberazione di
AHMADREZA DJALALI e IRAJ JAMSHIDI
Roma, sabato 21 ottobre 2017
Società Libera ha forte preoccupazione per la detenzione e la condanna a morte di Ahmadreza Djalali, medico e ricercatore iraniano, detenuto arbitrariamente a Teheran dal 24 aprile 2016.
Residente a Stoccolma, ha lavorato come docente e ricercatore in medicina dei disastri, collaborando con istituti universitari in Piemonte, Svezia e Belgio. Arrestato a Teheran in occasione di un seminario, è stato incarcerato senza processo. I suoi legali non hanno avuto accesso agli atti e il docente, obbligato a firmare false dichiarazioni, è stato condannato a morte con l’accusa di “collaborazione con governi nemici”.
Attualmente é detenuto nello stesso reparto del giornalista Iraj Jamshidi a cui Società Libera nel 2006 a Milano conferì il Premio Internazionale alla Libertà.
Il suo caso è emblematico dell’assenza di libertà in Paesi come l’Iran, in cui i diritti fondamentali sono quotidianamente negati, così come il diritto di ricerca, di diffusione del sapere e il diritto a un giusto processo.
Società Libera, su sollecitazione della moglie Vida Mehrannia e in nome del diritto alla libertà della persona, si appella al governo iraniano, affinché rilasciando Ahmadreza Djalali e Iraj Jamshidi dimostri il suo impegno a rispettare gli standard internazionali sui diritti umani.
Al governo italiano e alle istituzioni europee chiede di prendere posizione e di usare ogni mezzo diplomatico per ottenerne la scarcerazione.