I dati pubblicati dal Ministero dell’Industria Libanese mostrano che le esportazioni industriali sono state pari a $1,88 mld nei primi nove mesi del 2018, pari ad una crescita del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Le esportazioni industriali hanno raggiunto i $206,2 mln di dollari nel settembre 2018, pari ad una crescita del 23% dai $167,6 mln del settembre 2017. Le esportazioni di prodotti chimici sono state pari a $351,6 mln e hanno rappresentato il 18,7% delle esportazioni industriali nei primi nove mesi del 2018, seguite da macchinari e apparecchi meccanici con $314,2 mln (16,7%), prodotti alimentari e tabacco con $306,8 mln (16,3%), esportazioni di metalli di base con $304,6 mln (16,2%), plastica e gomma con $134,8 mln (7,2%) e carta e cartone con $108,8 mln (5,8%). I paesi arabi sono stati la destinazione del 50,5% delle esportazioni industriali libanesi nei primi nove mesi del 2018, seguiti dalle economie europee con il 18,8%, dai paesi asiatici con l’11,8%, dalle economie africane con l’11,2%, dai paesi delle Americhe con il 6,2% e dai mercati dell’Oceania con lo 0,7%.
Su una scala nazionale, gli EAU sono stati la principale destinazione delle esportazioni industriali libanesi e hanno rappresentato il 9,6% del totale nel periodo di riferimento, seguiti dall’ Arabia Saudita con l’8%, dalla Siria con il 7,3%, dall’Iraq con il 6,9%, dalla Turchia con il 5,8% e dal Qatar con il 4,8%. Parallelamente, le importazioni di attrezzature e macchinari industriali hanno raggiunto i $210,3 mln nei primi nove mesi del 2018, in crescita dell’8,3% rispetto ai $194,1 mln dello stesso periodo del 2017. L’Italia e’ il principale fornitore di tali importazioni e ha rappresentato il 33,4% del totale, nei primi nove mesi del 2018, seguita dalla Germania con il 17,7% e dalla Cina con il 14,1%.
Inoltre, le importazioni di attrezzature e macchinari industriali sono state pari a $13,5 mln nel settembre 2018, in calo del 55,2% rispetto ai $30,1 mln del settembre 2017. L’Italia e’ stata la principale fonte di tali importazioni con $4,1 mln e ha rappresentato il 30,4% del totale del mese in riferimento, seguita dalla Cina con $3,1 mln(23,2%) e dalla Germania con $1,4 mln (10,6%).
