Grazie a una crescita di 2,3 miliardi di euro, le esportazioni del settore orafo italiano superano i 7 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2024, con un aumento del 48,8% in valore e del 37% in quantità. E’ quanto emerge da una analisi degli economisti del dipartimento ricerche di Intesa Sanpaolo. Gran parte della crescita, evidenzia l’analisi, è spiegata dal forte incremento di esportazione verso la Turchia che sono passate da 368 milioni nel primo semestre 2023 a 2,7 miliardi di euro nello stesso periodo 2024. Quello turco diventa il primo mercato di sbocco per effetto anche di politiche all’importazione introdotte nel paese e agli effetti delle tensioni geopolitiche che rafforzano il ruolo di hub di questo mercato. Si consolida così il ruolo del settore orafo italiano nel contesto europeo: l’Italia copre infatti il 56% delle esportazioni dell’area Ue 27. Nei primi sei mesi del 2024, la domanda mondiale di gioielli in oro si è attestata a 870 tonnellate con un calo complessivo del 10,2%, frutto di un primo trimestre di poco sotto il 2023 (-2,0%) e un secondo trimestre con un calo più severo (-18,5%), a fronte di un prezzo dell’ oro espresso in euro/oncia che è cresciuto nel semestre del 14,1%. La Cina resta il primo mercato per domanda nonostante nel periodo gennaio-giugno abbia subito un calo del 17,4% (se si comporta anche Hong Kong e Taiwan la variazione sarebbe del -17,0%). Con oltre 200 tonnellate, l’India si colloca al secondo posto per rilevanza e ha registrato nel semestre un calo dell’8,4%. Anche in Medio Oriente, il calo del 7% del primo semestre è principalmente legato all’aumento del prezzo dell’oro che ha raggiunto nuovi massimi. Negli Stati Uniti il calore è stato del 3,6%.