Letteratura: Proust, la madeleine prima fu pane raffermo e poi una fetta biscottata (2)

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(Adnkronos) – Quello che gli specialisti definiscono “il graal proustiano”, i settantacinque fogli di grande formato diventati leggendari perchè introvabili, erano finora conosciuti solo attraverso il riferimento che ne fece l’editore e curatore francese Bernard de Fallois nel 1954 nella prefazione all’edizione di “Contro Sainte-Beuve”. De Fallois decise allora di non pubblicarli e nemmeno furono consegnati nel 1962 alla Biblioteca Nazionale di Francia insieme al resto dei manoscritti di Proust. La loro ricomparsa nel 2018 alla morte di Bernard de Fallois, dopo decenni di ricerche infruttuose, è stato “un fulmine a ciel sereno”, annuncia Gallimard, storico editore di Proust. “Le chiavi di lettura” che lo scrittore ha disseminato in quei fogli “danno accesso alla primitiva cripta proustiana”, sottolinea sempre Gallimard, che nel volume di prossima pubblicazione raccolti altri manoscritti inediti datati dal 1895 al 1912.