Letexpo, Grimaldi (Alis): Turismo internazionale, finito l’effetto Covid. Crescita boom nel 2023.

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in foto Guido Grimaldi, presidente di Alis (foto Imagoeconomica)

”Con i nostri associati, che rappresentano esempi eccellenti di imprenditorialità e senso del dovere, non ci siamo mai fermati, neanche nei momenti più critici come la pandemia e la guerra. Grazie alla continuità dei nostri servizi di trasporto ci siamo fatti carico dell’impegno di salvaguardare, in un momento così critico, gli approvvigionamenti per le famiglie e le industrie”. Lo sottolinea il presidente di Alis, Guido Grimaldi, in occasione dell’inaugurazione di LetExpo, l’evento della logistica e dei trasporti alla Fiera di Verona.
”Grazie ad un trasporto sostenibile di merci e persone – aggiunge – stanno crescendo anche altri settori molto importanti per il nostro Paese e, in particolare, il turismo. Le previsioni per il 2023 parlano infatti di un +30% per il turismo internazionale, preannunciando un ritorno ai livelli pre-pandemia”.

Grave carenza di autisti e marittimi
”C’è ancora tanto da fare però – afferma – il presidente di Alis – per ridurre la disoccupazione giovanile e noi di Alisabbiamo più volte posto l’accento sulla necessità di risolvere con urgenza la grave carenza di figure professionali specializzate nell’intero comparto, come: autisti, marittimi, macchinisti, medici di bordo e operatori logistici”. ”Noi sosteniamo da tempo che, per risolvere tale carenza ed aumentare i livelli occupazionali, sia necessario intervenire con maggiori incentivi per le assunzioni; ridurre i costi di accesso alle professioni ed i tempi di conseguimento delle relative abilitazioni e prevedere più sostegni agli enti di formazione, in particolare a Its, Istituti Alberghieri e Tecnico Nautici”, conclude Grimaldi.

L’unica via sostenibile è l’intermodalità
“Alis da anni dimostra che l’unica e più competitiva via di trasporto sostenibile è l’intermodalità marittima e ferroviaria, dal momento che il trasporto stradale sulle lunghe percorrenze attraverso le alimentazioni e tecnologie alternative, come l’Lng o la trazione elettrica, non rappresentano da sole una modalità realmente praticabile” sottolinea ancora  Grimaldi.”A conferma di ciò, un’analisi condotta dal Centro Studi ALIS con Srm, l’importante think tank di Intesa San Paolo, stima che il nostro cluster nel 2023 trasferirà dalle strade al mare e alla ferrovia ulteriori milioni di camion rispetto ai numeri già molto positivi del 2022. Infatti, lo scorso anno abbiamo sottratto e trasferito: 5,8 milioni di camion dalle strade italiane e dall’Italia verso l’Europa, pari a oltre 139 milioni di tonnellate di merci e generando un abbattimento di oltre 5,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, soprattutto in Italia e per le linee dall’Italia verso l’Europa”, continua Grimaldi. ”A tutto ciò si aggiunge un ulteriore dato economico fondamentale, ovvero il risparmio di oltre 7 miliardi di euro che i cittadini italiani hanno avuto grazie all’utilizzo trasporto via mare e via ferro rispetto al tradizionale trasporto tutto strada. Quindi, l’intermodalità permette l’acquisto di beni di consumo a prezzi decisamente più bassi e vantaggiosi per le famiglie italiane”, conclude Grimaldi.

Al Governo: Marebonus e Ferrobonus meritano più risorse
”Le misure incentivanti Marebonus e Ferrobonus, che si sono finora dimostrate best practice europee, meritano di avere una dotazione finanziaria maggiore ed adeguata per far fronte alle sfide future – spiega poi il presidente di Alis -. Sono infatti convinto che questo Governo, che in pochi mesi ha dato evidente prova di fermezza, visione e lungimiranza, agirà insieme alle altre Istituzioni nel pieno riconoscimento della strategicità del trasporto e della logistica intermodale”. ”Alis ha dimostrato che tali strumenti sono essenziali per generare il risparmio per cittadini e famiglie di oltre 7 miliardi di euro e per questo, auspichiamo che la dotazione finanziaria venga aumentata a 100 milioni di euro all’anno per ciascuna misura, considerando che negli anni precedenti lo stanziamento era pari a 77 milioni di euro e poi gradualmente ridotto agli attuali 20 milioni annui circa”, conclude Grimaldi.