Gli Omega 3 hanno delle evidenze scientifiche di base molto forti a favore del loro utilizzo in ambito sportivo». Lo ha spiegato Luca Mondazzi, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Gastroenterologia, Responsabile del Servizio Nutrizione di Sport Service Mapei e Responsabile Scientifico dell’Equipe Enervit Sport, durante il quinto Congresso Internazionale ‘Healthy Lifespan – Alimentazione positiva, dieta antiinfiammatoria , attività fisica e sport’ organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano. «Purtroppo, però, tradurre queste prove di base nell’atleta quando si esercita sul campo non è così semplice – ha aggiunto – e quindi abbiamo oggi una sostanziale difformità tra prove di base e quelle sul campo che ancora sono piuttosto incomplete. Questo direi, essenzialmente, in conseguenza del fatto che la letteratura scientifica fin qui raccolta non è stata di alta qualità”. Secondo Mondazzi «ci sono alcun ambizioni nei quali gli Omega 3 si vanno delineando come un supplemento dietetico e un elemento nutrizionale rilevante nello sport . Tra questi – ha spiegato Mondazzi – l’economia dell’esercizio, l’efficienza con la quale l’energia chimica viene trasformata in lavoro meccanico Il secondo elemento è quello del trattamento delle lesioni traumatiche celebrali gli Omega 3 siano in grado di attenuare le conseguenze di questi traumi celebrali». Il terzo ambito «nel quale Omega 3 hanno guadagnato interesse consistente – ha concluso – è quello del broncospasmo da esercizio, che si verifica piuttosto spesso negli atleti Gli Omega 3 sono in grado di attenuare molto e anche questo è un ambito che dimostra come l’utilizzo degli Omega 3 nello sport è già oggi di notevole interesse».approfondimenti