A cura di Antonio Arricale La Legge di stabilità italiana è giunta sul tavolo del presidente Giorgio Napolitano, ieri sera, in attesa del visto della Ragioneria dello Stato, previsto in giornata. La A cura di Antonio Arricale La Legge di stabilità italiana è giunta sul tavolo del presidente Giorgio Napolitano, ieri sera, in attesa del visto della Ragioneria dello Stato, previsto in giornata. La Manovra si prepara così ad un doppio test, da parte del Presidente del Quirinale, che poi la trasmetterà al Parlamento, e della Commissione europea, che si prepara ad inviare una lettera con i suoi rilievi (entro oggi secondo il Financial Times). Ma l’attenzione si concentra proprio su quest’ultima, dal momento che – secondo indiscrezioni di stampa – esisterebbero discrepanze fra il calcolo fatto dal governo e quello svolto dalle autorità europee. Si parla in particolare di una correzione del deficit strutturale dello 0,5% a fronte dello 0,1% previsto dall’Esecutivo, che si tradurrebbe nella necessità del governo di trovare altri 8 miliardi (ben più del “cuscinetto” da 3,4 miliardi predisposto dal Governo per far fronte ad eventuali altolà della Commissione europea). Intanto la Banca centrale europea ha acquistato titoli italiani garantiti e restituito al mercato il controvalore, nel secondo giorno del suo programma di acquisto di asset da istituzioni bancarie. Il debito drenato è quello di Intesa Sanpaolo. La BCE ha anche comprato poi titoli francesi a breve scadenza da Société Generale e BNP Paribas, nonché i titoli spagnoli provenienti da altri finanziatori. La BCE ha a disposizione 2.600 miliardi di euro (3.300 miliardi di dollari) per acquistare titoli, dopo che il presidente Mario Draghi ha presentato un piano articolato, lo scorso mese, per sostenere l’accesso al credito di imprese e famiglie. Draghi, che nel suo piano di acquisti comprende anche i titoli garantiti da ipoteche, intende ampliare la base di liquidità fino a 1.000 miliardi di euro, per allontanare dall’Eurozona i pericoli di deflazione. “Gli acquisti di covered bond sono un buon mezzo per applicare il quantitative easing in Europa e di aumentare il bilancio della BCE”, ha detto Richard Schmidt, fund manager di MEAG, Monaco Ergo Asset Management. “Politicamente, questi acquisti, sono molto più facili da realizzare rispetto all’acquisto di titoli di Stato”. I covered bond – ricordiamolo – sono obbligazioni garantite emesse da banche o istituzioni finanziarie. Questo tipo di obbligazione è di solito caratterizzata da un profilo di rischio basso per l’investitore. I covered bond si basano sulla garanzia che sta alla base della loro emissione: un insieme di attività ben definite e di un valore certo. Vengono emessi per finanziare un progetto, e chi li sottoscrive affronta un livello di rischio inferiore ad altre emissioni. Il rating assegnato è superiore di quello dell’emittente. Borse asiatiche La Borsa di Tokyo ha archiviato la seduta odierna in deciso rialzo, all’indomani del calo del 2%, grazie anche alle indiscrezioni riportate da Reuters su un possibile acquisto di corporate bond sul mercato secondario da parte della Bce. La notizia, in effetti, ha galvanizzato tutte le principali borse europee. E così l’indice Nikkei ha mostrato in chiusura un progresso del 2,64% a 15.195,77 punti mentre il Topix ha guadagnato il 2,58% a 1.236,41 punti. Borsa Usa Wall Street ha terminato la giornata in deciso rialzo, grazie alle trimestrali incoraggianti, ai dati cinesi migliori delle attese e alla speranza di misure di stimolo monetario nella zona euro. A fine giornata l’indice Dow Jones ha segnato un progresso dell’1,31%, mentre l’S&P500 ha guadagnato l’1,96% e il Nasdaq è salito del 2,40%. In particolare, la pubblicazione dei conti trimestrali di Apple, che detiene la più grossa capitalizzazione di Borsa al mondo, ha dato la spinta decisiva agli indici. Oggi sono previsti i conti di Boeing e AT&T. Europa Chiusura in deciso rialzo, ieri, per le principali Borse europee che si gettano così alle spalle il debole avvio di settimana. A dare slancio ai listini continentali l’indiscrezione riportata da Reuters, secondo cui la Banca Centrale Europea (Bce) sarebbe pronta a rafforzare, già da dicembre, le proprie misure di allentamento quantitativo. L’Eurotower starebbe valutando la possibilità di acquistare corporate bond sul mercato secondario. Nei mesi scorsi la Bce ha già lanciato il piano di acquisti di Abs e quello di covered bond (partito proprio ieri). Questa prospettiva, che è stata già smentita da un portavoce della Bce, ha messo di buon umore gli indici europei e messo le ali al comparto bancario europeo: a Parigi il Cac40 ha guadagnato il 2,25% a 4.081,24 punti, mentre il Dax di Francoforte ha registrato un progresso dell’1,97% a 8.889,39. Chiusura in rialzo anche per la Borsa di Londra, con il Ftse 100 che è avanzato dell’1,67% a 6.371,96. Tra l e storie societarie di giornata in primo piano la francese Total (+3,37%), colpita – nella serata di ieri l’altro – dalla morte del presidente e amministratore delegato, Christophe de Margerie, per incidente aereo. Italia Ieri Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo, favorita dagli acquisti sulle banche che hanno sfruttato il calo dello spread. A dare slancio ai mercati le indiscrezioni sulla Bce che sarebbe pronta a rafforzare, già da dicembre, le proprie misure di politica monetaria valutando la carta dell’acquisto di corporate bond sul mercato secondario. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo del 2,79% a 19.057 punti. Tra le banche gran rimbalzo di Mps (+5,02% a 0,8775 euro) dopo i tonfi delle ultime sedute. A creare incertezza e volatilità sul titolo della banca senese è l’attesa per l’esito degli stress test, che sarà svelato dalla Banca centrale europea domenica 26 ottobre. Acquisti sostenuti anche sugli altri titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 5,09% a 11,97 euro, Popolare di Milano il 5,48% a 0,606 euro, Intesa SanPaolo il 4,59% a 2,274 euro, Unicredit il 3,81% a 5,71 euro, Ubi Banca il 4,90% a 6, 10 euro. Sempre nel comparto finanziario brillante Mediobanca (+4,32% a 6,63 euro) dopo la notizia che la People’s Bank of China, la Banca centrale cinese, ha attestato la propria partecipazione nel capitale sociale di Piazzetta Cuccia al 2,001%. Generali ha guadagnato il 2,24% a 15,50 euro dopo che l’Ad Mario Greco ha assicurato che la compagnia assicurativa aumenterà i dividendi dal prossimo anno, avvicinandoli alla media del mercato. Mediaset è volata con un balzo dell’8,33% a 2,756 euro dopo che Sky ha definito prive di fondamento le voci di un suo probabile sbarco nella tv in chiaro.
I dati macro attesi oggi Mercoledì 22 ottobre 2014 01:50 GIA Bilancia commerciale set; 10:30 GB Verbali BoE; 14:30 USA Inflazione set; 16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.