Le vittime del blitz israeliano a Rafah: “Nessuna pietà per noi?”

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Secondo Mezzaluna Rossa almeno 100 feriti provocati dai bombardamenti

Roma, 12 feb. (askanews) – “Dov’è l’Unione europea? Dove sono i Paesi arabi? Troviamo una soluzione”: è l’appello di una sfollata palestinese, Shireen Zorob, mentre all’ospedale kuwaitiano di Rafah arrivano i feriti del blitz israeliano nel corso del quale sono stati liberati due ostaggi israeliani.”Nessuna pietà per noi, l’Europa e gli Stati Uniti sostengono tutti Israele? Dov’è l’Unione europea? Dove sono i Paesi arabi? Troviamo una soluzione”, chiede disperata Shireen Zorob, sfollata da Khan Yunis, vicino al figlio ferito.”Ci hanno detto di lasciare le nostre tende e gli ebrei (le forze israeliane, ndr) ci hanno bombardato. Dove dovremmo andare? Ci hanno detto che il quartiere di Al-Zouhour era sicuro, ma non era vero, perché ovunque andiamo ci sono dei bombardamenti, martiri e feriti”, si sfoga Imame Dergham, sfollata anche lei da Khan Yunis.I bombardamenti a Rafah avrebbero provocato almeno cento feriti, secondo il ministero della Sanità palestinese e la Mezzaluna Rossa. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito la settimana scorsa di preparare un’offensiva nella città meridionale della Striscia di Gaza, dove, secondo l’Onu, sono ammassati 1,4 milioni di palestinesi in fuga dalla guerra. Netanyahu ha ribadito la sua determinazione a sconfiggere Hamas, il cui ultimo bastione, si è detto convinto, sarebbe proprio Rafah.