Le storiche scuse del presidente Biden agli Indiani d’America

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“Dovremmo vergognarci” per la sottrazione dei bambini alle famiglie

Laveen Village (Arizona), 26 ott. (askanews) – Una dichiarazione di scuse formali del presidente degli Stati Uniti ai nativi americani (c.d. Indiani d’America): prima di concludere la sua presidenza senza essersi potuto ricandidare alla guida del Paese, Joe Biden ha voluto fare un passo storico, che nessun presidente aveva fatto finora, e si è scusato in termini forti con le tribù “indiane”, durante una cerimonia solenne tenutasi in Arizona alla Gila River Indian Community, vicino a Phoenix.”Il governo federale ha imposto la sottrazione dei bambini alle loro famiglie e alle tribù, dando il via a quella che viene chiamata l’era dei ‘collegi federali indiani’, per un periodo di 150 anni, dall’inizio del 1800 al 1970: uno dei capitoli più orribili della storia americana. Dovremmo vergognarci. Un capitolo che la maggior parte degli americani non conosce nemmeno. La stragrande maggioranza non lo conosce nemmeno, ha detto il presidente, che ha aggiunto: “Francamente, non ci sono scuse per il fatto che queste scuse siano state date in 50 anni. La politica dei collegi federali indiani, il dolore che ha causato, sarà sempre un marchio di vergogna, una macchia nella storia americana”.Lo scopo di questi “orfanotrofi” per bambini che orfani non erano, era quello di cancellare la cultura, la lingua e l’identità degli amerindi. Secondo un recente rapporto governativo, molti bambini furono sottoposti a violenze fisiche, psicologiche e sessuali. “Mi scuso formalmente, come Presidente degli Stati Uniti, per quello che abbiamo fatto”, ha dichiarato Joe Biden dalla riserva dei nativi americani di Gila River, in Arizona, dopo aver osservato un momento di silenzio per onorare ‘le persone perdute e le generazioni che convivono con questo trauma’. L’amministrazione di Joe Biden è stata la più attiva di sempre nel cercare di ricostruire un legame con i discendenti dei popoli nativi che furono violentati e sterminati dei coloni bianchi e dall’esercito, e ha introdotto una serie di misure per sostenere le comunità indiane americane e migliorare le relazioni con il governo federale.Alcuni siti ancestrali sono stati designati “monumenti nazionali”, sono stati emessi ordini esecutivi che richiedono una consultazione “regolare” e “solida” dei governi dei nativi americani da parte delle agenzie federali e sono stati investiti diversi miliardi di dollari nella costruzione di infrastrutture nelle riserve tuttora esistenti.