Sanremo, 8 feb. (AdnKronos) – Ecco le pagelle dei 4 cantanti della sezione Nuove Proposte e dei 10 cantanti della sezione Big di Sanremo 2018, esibitisi durante la terza serata del festival, redatte ‘a caldo’ in esclusiva per AdnKronos dall’ex tastierista dei Matia Bazar, Mauro Sabbione.
NUOVE PROPOSTE
MUDIMBI – Bene, abbiamo anche noi il nostro Stromae anche nel testo, ‘mi preoccupa-pa’ per questo reggae ragamuffin pieno di parole che finisce pure in francese. Peccato, il brano non ha grande fascino. Forse traducendolo in francese e spedendolo direttamente ai cugini d’oltralpe otterrebbe un altro effetto! Voto 5
EVA – La quota femminile è ridotta all’osso in questo festival, anche Grazia di Michele lo dice. Il problema è anche questo, le interpreti fotocopia, le canzoni senza narrative originali, gli arrangiamenti ridondanti ed i vestiti. Ma chi le veste? Eva punk, tatuaggi e piercing, sarebbe stato meglio essere naturale come nell’intervista, non ci siamo. Voto 4
ULTIMO – La canzone non è male, anche se l’emotività fa la sua parte. Parte e cresce bene con l’arrangiamento interessante. Ultimo lo quoto volentieri, conosce i suoi limiti ed i suoi pregi. E non sarà ultimo, crescerà. Voto 8
LEONARDO MONTEIRO – Leonardo, ha un’ottima voce soul e potrebbe anche avere un futuro radioso in questo senso. Mi ricorda il grande Terence Trent D’Arby, ma non solo per le treccine e per il colore della pelle. Il pezzo non è banale, ed è ben costruito. Anche qui i quattro minuti sono importanti per lo sviluppo della canzone. Bravo. Voto 7
BIG
GIOVANNI CACCAMO – La canzone è perfetta per il pubblico sanremese e sarà sicuramente diffusa in radio. La partenza di Giovanni nell’ottava bassa è molto rischiosa e in fondo ‘battiatiana’, ma quando apre la voce si trova perfettamente a suo agio. Quotato anche questa sera. Il suo festival sarà trionfale. Voto 9
LO STATO SOCIALE – Il pezzo sarà sicuramente un tormentone estivo, i ragazzi sono divertenti e molto ironici e la progettualità è interessante. Hanno già una loro claque da tempo e un entourage importante. Portiamoli in cima stasera, l’effetto Gabbani continua. Voto 10
LUCA BARBAROSSA – La ballata folk ha proprio la qualità di essere l’unica ballata folk presente sul palco dell’Ariston. Certo vengono in mente Rino Gaetano, Gabriella Ferri ed il recentemente scomparso Lando Fiorini. Luca ha sempre una bellissima voce e porta la bandiera della canzone italiana degli anni passati, quando l’Italia pensava solo a cantare. Lo voglio piazzato bene, sesto, settimo e quindi si merita un voto sufficiente. Voto 6
AVITABILE – SERVILLO – Ecco un’altra canzone candidata al premio della critica. Bellissima musica, voce e pathos narrativo, Enzo è un bravissimo musicista e Peppe un bravissimo cantante, ci fanno sentire anche tantissimo la nostalgia di Pino Daniele. E domani la grande accoppiata con gli Avion Travel e lo straordinario Daby Touré. Come vorrei vederli vincere. Voto 7
MAX GAZZE’ – Se Max fosse una nuova proposta, vincerebbe di sicuro. Ma è uno sgamato interprete della canzone intelligente italiana. E credo di capire perché mi piace molto la canzone: perché mi ricorda molto il compianto e mai dimenticato Franco Fanigliulo. Bella canzone e sarebbe bello vedere il coraggio delle giurie per portarlo su e ancor di più. Voto 8
FACCHINETTI – FOGLI – Due leggendari interpreti della storia musicale italiana. E questa sera hanno cantato meglio di mercoledì e qui si vede la classe. Ma proprio perché sono leggende, dovrebbero mettersi in gioco con molta più ironia. Forse avrebbero potuto essere ospiti e cantare insieme a Baglioni le loro splendide canzoni. Voto 5
META – MORO – Il rumore mediatico ha amplificato e stravolto tutto. Al di là dei regolamenti, se loro vincessero, qualcuno potrebbe opporsi, la canzone – una interessante ballata east-coast – buca. Parte che sembra un brano di Manu Chao e attraversa con il suo messaggio tutta la ferita Europa. Il testo è importante e bello e sarebbe un bel segno per il festival sancire la sua vittoria. Serata difficile da giudicare, tutti bravi. Voto 10
NOEMI – La canzone c’è nella sua bellezza e nel suo arrangiamento. Lei sempre perfetta, anche con la scollatura abissale che ha creato mormorio all’Ariston. La canzone è bella ma verrà giudicata a seconda dell’orientamento nazional popolare o impegnato del festival. Voto 6
THE KOLORS – Stesse considerazioni della prima serata. Un po’ di tutto, un po’ di niente. Look curato all’iper-realismo per cercare di appartenere. Sono giovani e avranno altre occasioni per imporsi. Il pezzo tuttavia non è male, anche se un po’ troppo progressive l’arrangiamento del maestro Chiaravalle. Voto 4
MARIO BIONDI – Lo hanno meso per ultimo, dopo James Taylor dopo ‘Passerotto’ dopo ‘Gianna’ dopo De Andrè dopo Paoli dopo Bindi e quindi nessuna speranza. Una grande voce e un grande arrangiamento buttati via sul palco di Sanremo. Peccato, la canzone è affascinante. A lui non importa, non è quello che gli interessa. Poteva essere super ospite. Voto 5