Le mosse del Governo e la credibilità internazionale del Paese

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Ieri la settimana per l’ Italia è iniziata in maniera non molto differente da quelle che la hanno preceduta. Sono ormai tali e tante le storture disposte come mine vaganti un pò dappertutto, che non è detto che restino tal quale per una intera settimana. Che invece quelle stesse anomalie possano arricchirsi di specifici dettagli negativi nuovi è senz’altro da mettere in conto. Quindi, se possibile, è bene tenere pronta sempre con maggior cura la controffensiva. Tanto perché per organizzare al momento quella stessa manovra, occorrerebbe tempo che non c’è e quantità di risorse che, comunque da qualche parte possono alla fine uscir fuori. Si arriva così dritti, nella bocca del leone, dove si può cantarla con toni scordati sia da parte della magistratura che da quella della politica. É opportuno, arrivati a questo vero e proprio cortocircuito tra i due organismi pubblici prima indicati, che gli stessi facciano un accurato esame deontologico per capire entrambi dove stanno sbagliando. L’uso del plurale è d’obbligo, perché, come spesso accade, la ragione e il torto non si trovano sempre necessariamente concentrati in uno solo dei contendenti.Avviene così che l’intera situazione diventi man mano più complicata e tentare di venirne fuori si trasforma in una vera e propria impresa. A monte di tutto quanto chiamato in ballo c’è qualcosa che non dovrebbe essere sfiorata nemmeno nella qualità di soggetto di un ragionamento per assurdo. Si tratta della credibilità internazionale del Paese, che ne esce compromessa già alla sola notizia dei fatti. Ancora una volta dovrebbe soccorrere il buon senso, ma quest’anno sembra essere andato in letargo anticipando i tempi. Sarà il caso che avvenga al più presto un contatto tra le rappresentanze dei due poteri dello Stato. In una località discreta, non lontana dai palazzi dove le stesse operano. Avendo ben chiaro in testa che quanto è in predicato non è la componente tecnica della querelle. Si tratta piuttosto della Ragion di Stato, che aiuta il Paese a rimanere a galla nel mare internazionale.
Visto che l’ambientazione è acquatica, si tratterrà per entrambi i soggetti di andare in apnea, molto simile al tempo sospeso. Né bere, né affogare, questa potrebbe essere una indicazione valida perché la…barca non affondi, anzi riprenda il largo.