Per il terzo anno consecutivo Pepe in Grani di Franco Pepe a Caiazzo in provincia di Caserta si conferma la miglior pizzeria d’Italia e del mondo. Tuttavia quest’anno si è diviso il podio con I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta. Il casertano ruba quindi ancora una volta il primato di miglior pizza a Napoli secondo la Top Pizza 50, la prima e più importante guida on-line di settore che lo scorso 23 luglio, nel corso della sua terza edizione, ha premiato a Napoli, in una serata al teatro Mercadante, le migliori 50 pizzerie d’Italia e del mondo. Il terzo posto è andato invece a 50 Kalò di Ciro Salvo a Napoli. “Porsi sempre dei nuovi obiettivi e soprattutto cercare di raggiungerli per dare sempre di più al cliente – ha detto all’Ansa Franco Pepe a proposito della sua pizzeria – sotto forma dell’offerta della location, ricerca della materia prima e quindi sul prodotto. Lavoriamo anche sull’evoluzione del menu, quest’anno abbiamo puntato sul menu funzionale ad esempio, creando con una nutrizionista un menu dove siamo andati ad equilibrare bene proteine, carboidrati e lipidi con l’acquisizione anche delle fibre, abbiamo inoltre creato un dressing per consumare il cornicione. Spostiamo quindi l’asticella dal buono al sano”. Durante la cerimonia, presentata dal giornalista Paolo Notari e da Fatima Trotta, conduttrice della trasmissione Made in Sud, sono stati assegnati anche premi speciali come, miglior pizza vegana andato a Seu Pizza Illuminati di Pier Daniele Seu a Roma per la sua crucifere, crema di senape e nocciole, a Sara Palmieri di 10 Diego a Vitagliano (Napoli) è andato il Premio D’Amico per la Migliore Proposta Gluten Free, mentre il premio S. Pellegrino Innovazione e Sostenibilità è stato assegnato a Denis Lovatel proprietario di Ezio a Alano di Piave, (Belluno). Un riconoscimento anche al patron di Eataly Oscar Farinetti al quale è andato il premio pastificio Di Martino per la valorizzazione del Made in Italy 2019 mentre come miglior pizzaiolo dell’anno è stato premiato Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati (Roma). “Abbiamo fatto guida per due motivi – ha spiegato all’Ansa Albert Sapere, curatore con Luciano Pignataro e Barbara Guerra di 50 Top Pizza – sia per fornire uno strumento ai consumatori dove mangiare una buona pizza ovunque si trovino sia per creare una rete tra la comunità dei pizzaioli italiani e la comunità dei pizzaioli internazionali. Ragioniamo sia sui pizzaioli che sulla qualità, la materia prima in quello che è il paese della pizza perché non dimentichiamoci che l’Italia è il paese della pizza” Attenzione anche a ciò che accade al di là dei confini italiani con due spin off, Europa e Nord America, sul podio più alto per l’Europa 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London mentre per 50 Top North America, Razza Pizza Artigianale di Dan Richer a Jersey City in New Jersey.