Le mappe, l’innovazione aperta e la scelta delle migliori strategie

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Nel Bazar delle Follie i geografi sono impegnati a disegnare mappe sempre più dettagliate della crescita economica. Esse riflettono i dati dell’oggi e dell’ieri. Immaginiamo un lettore del Bazar che si trova al punto A della curva (Figure 1) che rappresenta la relazione tra prestazione (P) e risorse (R) impiegate. È più che soddisfatto del risultato raggiunto, ma non appagato. Al pari di Robert Woodruff, già amministratore delegato della Coca Cola, ritiene che il mondo appartenga agli scontenti. Il nostro non intende smettere di salire lungo quella curva. Progetta di innovare per proseguire nell’ascesa. Facendo tesoro della conoscenza, dell’esperienza e del giudizio maturati nel tempo, si affida alle mappe del Bazar – come dire, ai dati del passato e del presente per tracciare, con l’ausilio delle tecniche di previsione, il trend di crescita verso il futuro. La freccia (T in Figure 1) era e resta puntata verso l’alto. Egli escogita, pianifica, prepara: focalizzato su se stesso, nel chiuso del suo mondo, sono queste le azioni perseguite. Conoscenza, esperienza e giudizio gli fanno scorgere ciò che vuole vedere. È questo il limite dell’agire introspettivamente che è la faccia gemella del comportamento egoistico. 
Introspezione ed egoismo sono i due codici dell’innovazione nel chiuso del proprio recinto. Una volta lasciato il Bazar, il lettore immaginario potrà fare affidamento sull’estrospezione e sull’altruismo – le icone dell’innovazione aperta. Praticare l’altruismo vuol anche dire mettersi alla prova sperimentando con altri – da noi diversi per cultura, disciplina di studio e attività svolta – come costruire (anziché prevedere) insieme il futuro. È questa l’innovazione aperta, un laboratorio di sperimentazione dove molteplici interazioni individuali in cui convivono competizione e cooperazione sono indirizzate alla produzione di un risultato collettivo a vantaggio di tutti.
Ritornando al punto di partenza A nella curva PR, anziché svolgere un esercizio di previsione, la sperimentazione in un ambiente d’innovazione aperta è un gioco teso a disegnare strategie alternative (S) e a selezionare quella che nel corso delle interazioni mostra di essere la migliore. Ciò che non fa il lettore che vive nel Bazar.