Le borse provano il rimbalzo dopo la delusione Bce

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A cura di Antonio Arricale Giornata ricca di market mover di rilievo, oggi. L’attesa in mattinata è per i vari pmi servizi di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e dell’Eurozona mentre nel A cura di Antonio Arricale Giornata ricca di market mover di rilievo, oggi. L’attesa in mattinata è per i vari pmi servizi di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e dell’Eurozona mentre nel pomeriggio sarà la volta dei dati sul lavoro statunitensi e dell’indice Ism non manifatturiero a stelle e strisce. I mercati europei sembrano voler rimbalzare, stamane, in avvio dopo lo scivolone registrato ieri, il più forte in 15 mesi, delusi dal discorso di Mario Draghi, al termine del meeting di politica monetaria della BCE. Da Napoli, però, non sono arrivate notizie diverse da quelle che ci si attendeva. Serve tempo per comprendere come le operazioni straordinarie di sostegno all’economia che dovrebbero migliorare i meccanismi di trasmissione del credito ad imprese e famiglie mostreranno i propri effetti ed il consiglio direttivo è stato unanime nel voler considerare tutte le misure addizionali necessarie, nel momento in cui esse dovessero rendersi necessarie. Una combinazione di interventi (TLTRO, ABS, Covered Bonds purchase e riduzione dei tassi di interesse vicino alle zero, con tassi sui depositi negativi) che non era mai stato messo in atto dalla Banca Centrale Europea e che andrà a modificare sostanzialmente il bilancio della stessa, permettendole di utilizzare uno strumento fin’ora lasciato in sordina. Sono stati rilasciati anche i dettagli sugli acquisti di ABS e di covered bond: in breve verranno cominciati gli acquisti a partire dai covered bonds (in ottobre) mentre per quanto riguarda gli ABS si comincerà dal trimestre corrente, per proseguire almeno per due anni andando a considerare la possibilità di incorporare nel proprio bilancio titoli trasparenti e semplici. Si considereranno eligibili anche titoli di Paesi che presentano dei rating inferiori alle soglie imposte dalla BCE (Grecia e Cipro) i quali dovranno però continuare a seguire le raccomandazioni dell’UE. Le aspettative sull’inflazione continuano ad essere preoccupanti e ci si attendono valori nel breve periodo ancora sotto pressione, per poi tornare vicini al 2% nel lungo periodo. Retorica. La moneta unica europea ha reagito inizialmente con lievi rimbalzi rialzisti, alternati a nuovi tentativi di discesa all’interno di una fase di consolidamento dopo le discese delle scorse settimane che lascia aperta la strada ad entrambi gli scenari possibili: delle prese di profitto (ieri abbiamo visto un tentativo che non ha portato alla continuazione di esse), prima di poter valutare eventuali ulteriori discese (se tecnicamente si renderanno possibili) ovvero una continuazione della perdita di valore contro il dollaro dopo il momento di riflessione perdurato per la giornata di ieri. Le borse invece hanno messo a segno delle sedute molto negative, con l’indice italiano in testa ed ora si stanno impostando tecnicamente per potenziali rimbalzi alla ricerca delle resistenze. Borse asiatiche La Borsa di Tokyo ha terminato l’ultima seduta della settimana in positivo. L’indice Nikkei ha chiuso con un progresso dello 0,30% a 15.708,65 punti mentre il Topix si è attestato a 1.282,54 punti in salita dello 0,19%. Il finale di settimana è registrato in territorio negativo, però, per quasi tutte le principali borse asiatiche preoccupate per le notizie giunte dal fronte economico cinese. L’indice PMI che misura l’attività non manifatturiera di Pechino è sceso a settembre a 54 punti dai 54,4 punti della precedente rilevazione. Si tratta del ritmo più lento degli ultimi otto mesi. I listini azionari asiatici hanno ignorato, dunque, il recupero sul finale di Wall Street e il dato, migliore delle aspettative, sul fronte della disoccupazione statunitense, mentre gli occhi rimangono puntati sul Job report di oggi. Tra le altre piazze asiatiche, Seul archivia un calo dello 0,77%. Tonica invece Taiwan +1,46%. Miste la altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con Kuala Lumpur che sale dello 0,20% mentre Jakarta arretra di oltre l’1% e Singapore avanza dello 0,37%. Frazionale il calo di Bangkok -0,57%. Positive anche Hong Kong +0,50% e Shanghai +0,13%. Borsa Usa Wall Street ha archiviato la seduta poco mossa, resistendo ai pesanti ribassi registrati dalle borse europee in scia alle deludenti parole del governatore della Bce, Mario Draghi. L’indice Dow Jones ha perso lo 0,02% a 16.801,05 punti, l’S&P500 ha chiuso sulla parità a 1.946,17 punti mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,185 a 4.430,20 punti. Europa L’Europa dei mercati azionari tenta il riscatto dopo la doccia fredda di ieri innescata dalle deludenti indicazioni arrivate dalla Bce. In apertura di seduta Milano, ieri maglia nera con uno scivolone del 3,9%, risale dell’1,05% nel Ftse Mib e dell’1,04% nel Ftse All Share. Più contenuto il rimbalzo degli altri indici: +0,7% Parigi, +0,8% Londra, piatta Zurigo. Il meeting Bce, come commenta questa mattina qualche casa d’affari, non ha portato “nessuna sorpresa positiva” visto che i dettagli forniti dal presidente Draghi sul programma di acquisto degli asset-backed securities non sono stati sufficienti a dare sicurezza ai mercati sulle dimensioni e sulla rapidita’ dell’intervento di Francoforte. Partenza in calo per lo spread Btp-Bund. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta in avvio a 139 punti base dai 142 registrati ieri in chiusura. Il rendimento del Btp decennale è al 2,32%. Dunque, ieri le principali Borse europee hanno chiuso in profondo rosso, in scia alle parole del presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi. La giornata si è conclusa con il Dax in flessione dell’1,99% a 9.195,68 punti, mentre il Cac40 di Parigi ha ceduto il 2,81% a 4.242,67 punti. In forte calo anche il Ftse 100 che ha perso l’1,75% a 6.446,39 punti. Ma cosa ha innescato questa reazione? Secondo alcuni esperti i mercati si attendavano maggiori indicazioni circa l’ammontare di asset acquistati dalla Bce e un riferimento puntuale circa l’eventuale avvio di un piano di quantitative easing in salsa europea. Nella riunione che si è tenuta a Napoli il Consiglio direttivo dell’Eurotower ha deciso che “i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al lo 0,05%, allo 0,30% e al -0,20%”. Italia Mario Draghi delude i mercati e un’ondata di vendite si abbatte in particolare su Milano che depressa dalle banche chiude a -3,92%, sotto quota 20mila (a 19.894 punti). A Milano, oltre al passo falso delle banche (Intesa Sanpaolo ha perso il 5,5%, Unicredit il 4,8%), va segnalato il -6,4% di Finmeccanica dopo il taglio dell’outlook da parte di S&P e il -5,4% di Yoox che paga il crollo (-13%) della matricola Zalando a Francoforte. Si salvano Ferragamo (-1%) e Gtech (-0,8%). Sul fronte valutario l’euro si attesta a 1,264 (stabile rispetto a metà seduta) mentre il petrolio cede lo 0,7% a 90 dollari al barile.


I dati macro attesi oggi Venerdì 3 ottobre 2014 GER Mercati chiusi per festività; 03:00 CINA Indice PMI non-manifatturiero set; 09:55 SPA Indice PMI servizi set; 09:45 ITA Indice PMI servizi set; 09:50 FRA Indice PMI servizi set; 09:55 GER Indice PMI servizi set; 10:00 EUR Indice PMI composito set; 10:00 EUR Indice PMI servizi set; 10:30 GB Indice PMI servizi set; 11:00 EUR Vendite al dettaglio ago; 14:30 USA Bilancia commerciale ago; 14:30 USA Nuo vi occupati set; 14:30 USA Tasso di disoccupazione set; 15:45 USA Indice Markit PMI non-manifatturiero set; 16:00 USA Indice ISM non manifatturiero set.