Lavoro, Istat: in calo il tasso di disoccupazione. A luglio è al 11,4%

44



La stima mensile dei disoccupati a luglio cala dell’1,3% (-39 mila), dopo l’aumento registrato a giugno (+1,3%). Lo indica l’Istat nei dati provvisori. Il calo interessa sia gli uomini (-1,4%) sia le donne (-1,2%) e tutte le classi di età eccetto i 15-24enni (+23 mila) e i 25-34enni (+38 mila).

DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione scende complessivamente all’11,4%, in calo di 0,1 punti percentuali su giugno, prosegue l’Istat. I movimenti mensili dell’occupazione determinano complessivamente nel periodo maggio-luglio 2016 un consistente aumento degli occupati (+0,7%, pari a 157 mila unità) rispetto al trimestre precedente, con segnali di crescita diffusi sia per genere sia per posizione professionale e carattere dell’occupazione, conclude l’Istat.

OCCUPATI
Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,2%, pari a +266 mila). Lo rileva l’Istat nei dati provvisori di luglio. La crescita tendenziale è attribuibile ai dipendenti (+1,7%, pari a +285 mila) e si manifesta per uomini e donne, concentrandosi soprattutto tra gli over 50 (+402 mila). Nello stesso periodo calano sia i disoccupati (-1,5%, pari a -44 mila) sia gli inattivi (-2,9%, pari a -407 mila), conclude l’Istat.

INATTIVI
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a luglio aumenta dello 0,4% (+53 mila), dopo il calo registrato nei quattro mesi precedenti. L’aumento riguarda le donne a fronte di una sostanziale stabilità degli uomini. Il tasso di inattività risulta pari al 35,2% (+0,2 punti percentuali), prosegue l’Istat. Nell’arco del trimestre maggio-luglio l’aumento degli occupati (+0,7%, pari a +157 mila) si associa ad un calo degli inattivi (-1,3%, pari a -185 mila), mentre i disoccupati risultano in lieve aumento (+0,1%, +4 mila), conclude l’Istat.

INFLAZIONE
Si conferma lo stop al calo dell’inflazione: ad agosto, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,1% su base annua facendo registrare lo stesso tasso tendenziale di luglio.
La prosecuzione della fase deflazionistica – spiega l’istituto – è la sintesi di dinamiche di prezzo di segno opposto che si compensano. Se da una parte, infatti, si attenua il calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-7,0%, da -8,0% di luglio) e accelera la crescita di quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4%, era +1,5% il mese precedente), dall’altra i prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni registrano un’inversione di tendenza (-1,4%, era +0,4% di luglio) e si azzera la crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (era +0,7% il mese precedente), prosegue l’Istat.
Il calo dei prezzi dei Beni energetici (-6,5% rispetto ad agosto 2015), sebbene lievemente meno ampio di quello registrato a luglio (-7,0%), continua a spiegare la diminuzione dei prezzi al consumo su base annua, che, seppur contenuta, persiste. Al netto di questi beni l’inflazione è positiva e stabilmente pari a +0,6%, prosegue la nota. (segue)
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l’”inflazione di fondo” scende a +0,4% (da +0,6% di luglio). L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a zero (era -0,1% a luglio), prosegue l’Istat.
L’aumento mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile agli aumenti congiunturali dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,2%), degli Alimentari non lavorati (+0,9%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) -continua la nota-. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di luglio). Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è stabile sia su base mensile sia su base annua, azzerando così la flessione registrata a luglio (-0,2%), conclude l’Istat.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di luglio).