Lavoro, de Magistris alla manifestazione della Cgil: Smantellato lo stato sociale

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in foto Luigi De Magistris (fonte video Facebook pagina ufficiale)

“Aderisco alla manifestazione nazionale di oggi a Roma della Cgil sul lavoro. Il lavoro è il primo articolo della nostra Repubblica. Senza lavoro non c’è democrazia”. Lo afferma l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. ” Troppe persone, però, sono senza lavoro, tante, soprattutto giovani, debbono emigrare per non andare con il cappello in mano dal padrone di turno. Moltissime persone hanno un lavoro precario. Tante e tanti lavorano in nero o in condizioni che mortificano la dignità umana, soprattutto donne e fragili che subiscono violenze e molestie, non solo fisiche. Quante e quanti hanno un lavoro retribuito in maniera ingiusta”, continua de Magistris “Molte persone perdono il lavoro nel pieno della loro vita. Quanti lavoratori muoiono uccisi nei luoghi di lavoro e le chiamano morti bianche essendo in realtà omicidi. La politica liberista, di tutti i partiti del sistema recentemente uniti nel Governo Draghi, ha smantellato lo stato sociale e la tutela dei diritti: cancellazione dell’art. 18, ridimensionamento degli ispettorati del lavoro, legge Fornero, jobs act, l’alternanza scuola-lavoro. I Governi liberisti hanno privatizzato tutto, anche i beni comuni, rinunciando ad una politica industriale, non sostenendo in maniera adeguata le imprese che creano lavoro, mortificando il lavoro pubblico, senza nemmeno adeguare salari e pensioni al costo della vita. A quando il salario minimo ?? A quando le pensioni in linea con l’inflazione?”, incalza il portavoce di Unione popolare ” In democrazia è necessaria l’autonomia delle forze sindacali, non certo consociativismo e collateralismo con la partitocrazia. Solo con le lotte sociali e nel conflitto sociale si può costruire l’alternativa non solo alle destre ma a tutte le forze neo liberiste che nel capitalismo predatorio hanno trovato la loro linfa che arricchisce sempre di più pochi e impoverisce in maniera crescente le masse. Nella nostra Italia sempre più diseguale e impoverita da ogni punto di vista, con discriminazioni di censo e territoriali impressionanti, è necessario costruire modelli politici, economici, sociali, ambientali e culturali totalmente alternativi a coloro i quali hanno costantemente smantellato e men che mai attuato la Costituzione antifascista”, conclude l’ex sindaco di Napoli.