Lavoro, allarme in Campania:
Altri 10mila senza sussidio

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Un esercito di diecimila persone pronto a far esplodere il conflitto sociale. E’ l’allarme che i sindacati di Cgil, Cisl e Uil campani lanciano alla vigilia Un esercito di diecimila persone pronto a far esplodere il conflitto sociale. E’ l’allarme che i sindacati di Cgil, Cisl e Uil campani lanciano alla vigilia del Primo Maggio, riferendosi alla condizione di quei lavoratori che per il 2014 hanno ottenuto un anno di cassa integrazione in deroga e successivamente una proroga di sei mesi. Trentamila in tutto, ma di questi un terzo al 31 maggio non potra’ beneficiare di alcun ammortizzatore sociale. Ancor piu’ grave la condizione di 800 lavoratori in mobilita’ che da giugno in poi dovrebbero essere impegnati in lavori di pubblica utilita’ presso i Comuni, con un’indennita’ di circa 3000 euro distribuita nell’arco di sei mesi. Le liste sono pronte, ma i Comuni non hanno previsto un piano per l’impiego. “Non c’e’ un obbligo – precisa il segretario della Cgil Federico Libertino per gli enti locali e non si intravedono prospettive per queste persone. E’ vero che la cassa integrazione non puo’ essere eterna, ma dobbiamo dare una risposta a queste 800 persone“. Da giugno prossimo non sara’ infatti possibile estendere la cassa in deroga, che in alcuni casi e’ stata distribuita in giorni, potendo cosi’ “diluire” fino al 31 dicembre prossimo l’indennita’. “Il decreto Poletti, pero’ – aggiunge Libertini – non prevede altro per lavoratori che hanno in media tra i 50 e i 55 anni. Se non ci sono politiche attive per il lavoro, sara’ difficile evitare il conflitto sociale”.