“Monseigneur, Gentile Ambasciatore, Gentile Console, Autorità di Governo, Civili e Militari, Magnifici Rettori, Rettori Emeriti, Egregi Direttori e carissimi colleghi docenti e dirigenti. Gentili ospiti desidero porgere il mio più cordiale benvenuto e quello dell’intero Ateneo a tutti voi ed è con vivissima soddisfazione che introduco la cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa a Monseigneur Albert Alexandre Louis Pierre Grimaldi Principe di Monaco che saluto e ringrazio sinceramente. Siamo orgogliosi di ospitare S.A.S. nella splendida cornice del Golfo di Napoli dove storia, cultura, tradizioni e sviluppo sono indissolubilmente legati al mare”: l’incipit del Rettore dell’Università Parthenope di Napoli , Alberto Carotenuto, ha sintetizzato i contenuti di un evento importante che ha caratterizzato la vita napoleana: la laurea Honoris Causa a S.A.S. Alberto II, Principe di Monaco, consegnata Mercoledì 16 maggio 2018 a Villa Doria D’Angri in Via Petrarca 80, Napoli: “l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” rivendica il suo ruolo poiché affonda le sue radici nella storia della città di Napoli, autentico crogiuolo di cultura marina e marittima, e del suo millenario legame con il mare. Legame al quale il nostro Ateneo si ispira anche nel suo simbolo raffigurante la sirena Parthenope che, secondo la leggenda, morì in seguito alle pene d’amore dovute al rifiuto del leggendario eroe Ulisse ed il cui corpo senza vita approdò sulle rive dell’isolotto di Megaride in cui oggi sorge Castel dell’Ovo “. La cerimonia si è svolta alla presenza di una folta rappresentanza consolare tra cui il Console Onorario del Principato di Monaco Mariano Bruno e il Console Generale di Francia Jean-Paul Seytre che ha affermato: “ Onorato di poter salutare SAS Alberto II, Principe sovrano di Monaco e amico della Francia”. E’ stato un cerimoniale molto lungo ove altresì si sono specificati i presupposti e le ragioni del conferimento : dall’inizio degli anni 90 grande impegno è stato profuso dai nostri ricercatori alla definizione del ruolo delle aree polari nel sistema climatico globale, partecipando e coordinando le attività italiane di ricerca oceanografica in Antartide. Ambiti scientifici e ricerche che, come emergerà dalla laudatio della laurea, hanno numerosi punti in comune con le attività svolte dal Principe Alberto II che ha saputo raccogliere l’esplorazione del mare, sviluppando ed ampliando in chiave l’antica e prestigiosa tradizione familiare per le scienze. Quella di oggi è la prima Laurea Honoris Causa che mi accingo a conferire dall’inizio del mio mandato di Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Essa rappresenta quindi per me, ancora di più di quanto non sia per sua stessa natura, un momento di profonda responsabilità ed impegno culturale. Come è noto, la Laurea Honoris Causa è conferita a personalità che hanno saputo contribuire in modo rilevante ad accrescere scienza, cultura e sviluppo della società. Essa è una decisione che coinvolge l’intero Ateneo nel riconoscere l’importanza e l’attualità dei motivi che caratterizzano l’attività della personalità prescelta. Un riconoscimento altamente simbolico perché è la riaffermazione della volontà della nostra comunità scientifica e accademica i onorare personalità di altissimo spessore culturale che hanno saputo svolgere ruoli determinanti a livello planetario. La proposta del Dipartimento di Scienze e Tecnologie si inserisce pienamente in questa ottica e segue coerentemente il solco della tradizione e della eccellenza della ricerca del nostro Ateneo che ha immediatamente riconosciuto il contributo straordinario fornito da S.A.S. Alberto II per l’esplorazione, la ricerca e la disseminazione delle scienze del mare, ma anche e soprattutto nella salvaguardia dell’ambiente marino. È quindi con estremo piacere che il nostro Ateneo conferisce oggi la Laurea Honoris Causa in “Scienze Tecnologie della Navigazione” a Sua Altezza Serenissima il principe Alberto II di Monaco a cui va riconosciuto il merito indiscusso di aver promosso, sostenuto e diffuso con impegno, passione ed efficacia in tutte le sedi politiche e istituzionali, la ricerca marina sia a livello mediterraneo, sia globale anche nel contesto dei cambiamenti climatici in atto “. E’ seguita la Laudatio di Sua Altezza Serenissima Alberto II Principe di Monaco da parte del Prof. Giorgio Budillon Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie, il quale tra l’altro ha sottolineato che nel giugno 2006, per preciso volere di S.A.S. nasce la Fondazione Principe Alberto II dedicata allo studio e alla protezione dell›ambiente, che si propone di stimolare una gestione sostenibile ed equa delle risorse naturali e di porre l›uomo al centro dei suoi progetti, supportando l›implementazione di soluzioni innovative ed etiche in tre aree principali: cambiamento climatico, acqua e biodiversità. Dall’inizio delle proprie attività, la Fondazione ha già finanziato più di 350 progetti in diverse aree del globo. Nel gennaio 2009, il Principe Alberto II ha sostenuto la “Monaco Blue Initiative” e il piano dell’Ioc-Unescosull’acidificazione degli oceani (“Oceans in a High CO2 World”) che successivamente ha portato alla “Dichiarazione di Monaco” che esorta i politici ad agire per ridurre le emissioni di CO2 al fine di impedire l’acidificazione degli oceani e non compromettere i delicati equilibri degli ecosistemi marini. Alla fine del 2011, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha affidato al Principe Alberto II la preparazione della componente “Oceani” per la conferenza Rio+20. Sua Altezza ha inoltre assunto la responsabilità dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change – Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) per lo Special Ocean Report. Già prima di ricevere l’incarico di Capo di Stato, il Principe Alberto II presiedeva la Ciesm (Commission Internationale pour l’Exploration Scientifique de la Mer Méditerranée) con sede a Monaco, creata all’inizio del secolo per iniziativa del trisavolo il Principe Alberto I. Più recentemente, nel giugno 2017, il Principe Alberto II ha dato il via ad una campagna scientifica denominata “The Explorations of Monaco”: un ambizioso progetto concepito attorno a una nave unica – la Yersin – con un rigoroso programma scientifico, che rinnova la tradizione del Principato sulle esplorazioni marine, finanziate per apprendere, comprendere, sensibilizzare l’opinione pubblica e attivare nuove iniziative. Tematiche che hanno sempre caratterizzato l’anima culturale dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, fondata ormai 100 anni fa come Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli: un centro di studi sul mare «in quanto è, in quanto produce ed in quanto mezzo di scambio” anticipando di quasi ormai 100 anni fa come Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli: un centro di studi sul mare «in quanto è, in quanto produce ed in quanto mezzo di scambio” anticipando di quasi un secolo quelle tematiche che oggi vengono sintetizzate nella “Blue Growth” che costituisce una opportunità di crescita culturale ed economica per creare nuova occupazione, sostenere la competitività di sistema e rafforzare la coesione sociale. Tematiche sviscerate ampiamente nell’ambito dei corsi di Laurea di questo Ateneo ed in particolare, per le tematiche marine, nella Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie della Navigazione. Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” ha proceduto con i poteri che gli sono conferiti dalla legge, alla proclamazione del nuovo Laureato Magistrale in “Scienze e Tecnologie della Navigazione. E’ seguito Il lungo discorso di SAS il Principe Alberto II di Monaco, di cui le prime batture: “Desidero, in primis, porgere un sincero ringraziamento per le parole espresse nei miei confronti, che mi hanno profondamente toccato. Sono onorato di ricevere oggi la Laurea Honoris Causa in Scienze e Tecnologie della Navigazione in questa antica e prestigiosa Università, che da sempre costituisce uno dei pilastri della trasmissione, dello sviluppo dello studio delle problematiche ambientali e soprattutto marittime, contraddistinguendosi per la sua operosità, per la sua vocazione all’apertura, al dinamismo e all’internazionalità … Il degrado ambientale è portatore di disuguaglianze e colpisce sempre i più deboli. È portatore di malattie nonché di fame; sconvolge gli equilibri biologici di intere regioni ed indebolisce la biodiversità. È portatore di conflitti: rarifica le risorse; è portatore dello sradicamento; rende inospitali regioni intere; spinge i suoi abitanti all’esilio. Il progetto “Beyond Plastic Med” è nato dalla volontà di un gruppo esperto di attori interessati all’inquinamento da plastica nei mari, riunitosi nel 2015 a Monaco. I loro lavori hanno portato alla creazione della Task Force BeMed, che ha permesso di far emergere e di sostenere progetti locali di lotta “. Il Principato di Monaco ospita la Commissione Internazionale per l’Esplorazione Scientifica del Mediterraneo (Ciesm) di cui Monaco con il Principe Alberto I, insieme all’Italia, fu membro fondatore. La Ciesm, che studia le caratteristiche idrografiche e biologiche del Mediterraneo, ha pertanto un ruolo importantissimo nell’esplorazione del mare, operando per il coordinamento internazionale degli istituti di ricerca nazionali. La cerimonia ha visto anche il debutto della validissima orchestra della Parthenope, che ha suonato gli Inni nazionali dei due Paesi ed ‘O sole mio’. L’orchestra è di recente formazione ed è composta da 25 elementi, tutti professori, studenti ed amministrativi dell’Università.
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