Da alcuni giorni, le autorità saudite hanno concesso ai cittadini di oltre quaranta Paesi tra cui l’Italia, di poter visitare l’Arabia Saudita anche per turismo richiedendo un eVisa ossia un’autorizzazione online. Il visto elettronico avrà la validità di un anno, permetterà entrate multiple per una permanenza di massimo 90 giorni per ogni ingresso. La Vistonline è in grado di fornire assistenza e consulenza per la richiesta dell’eVisa per turismo. Rimangono invece invariate le procedure per le altre tipologie di visto. L’Arabia Saudita ha aperto le porte al turismo internazionale per la prima volta, ormai dalla fine dell’Estate , come comunicato dal sito dell’Ambasciata a Riad insieme alle parole gioiose di Luca Ferrari Ambasciatore d’Italia in Arabia, che tra l’altro termina il suo mandato a Marzo e dovrebbe essere il prossimo Ambasciatore a Pechino , sostituendo Ettore Francesco Sequi. La grande novità dell’apertura avviene mostrando cinque siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità, la costa saudita del Mar Rosso e l’Empty Quarter, il più grande deserto di sabbia ininterrotta al mondo. La storica apertura segna un importante passo in avanti nella realizzazione del piano Vision 2030, incentivando gli investimenti e creando un milione di posti di lavoro, e i dettagli sui nuovi visti d’ingresso sono stati svelati durante un gala nella città di Ad-Diriyah, sito UNESCO nei pressi di Riad.
I turisti alla ricerca di inesplorati siti di interesse storico-artistico, di un’autentica esperienza culturale e di meravigliose bellezze naturali, saranno sorpresi dalla scoperta dei tesori dell’Arabia Saudita. Il Paese offre una grande varietà di paesaggi, incluse le montagne verdi di Asir, le acque cristalline del Mar Rosso, le pianure innevate di Tabuk e le dune sabbiose dell’Empty Quarter.Alcune nuove destinazioni turistiche sono in fase di costruzione, tra queste: la futuristica città di NEOM, la cittadella dell’intrattenimento di Qiddiya alle porte di Riyadh e alcune lussuose località sulla costa del Mar Rosso.
I cinque siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità in Arabia Sauditasono : 1- Madain Saleh in Al-Ula, la più grande testimonianza della civiltà Nabatea a sud di Petra in Giordania; 2- At-TuraifDistrict in Ad-Diriyah, la prima capitale dello Stato Saudita; 3- Gedda Storica, la porta per La Mecca, dal grande valore architettonico; 4-Arte Rupestre nella regione di Hail, con iscrizioni antiche di 10mila anni: 5- Oasi di Al-Asha, con 2.5 milioni di palme da dattero, la più vasta oasi al mondo. L’Arabia Saudita è composta da 13 regioni, ognuna con una specifica tradizione culturale. Un Paese teatro di una fiorente cultura contemporanea, testimoniata da: Il Centro King Abdulaziz per la Cultura Mondiale di Dhahran; Il Parco della scultura modernista lungo la Corniche di Gedda; La Casa Jameel delle Arti Tradizionali a Gedda; La Casa Nassif nella Gedda Storica;L’annuale Flowerman Festival nella regione di Asir;
Il Festival di Winter at Tantora ad Al-Ula; Il Red Sea International Film Festival che sarà lanciato a Marzo 2020; La Cucina Contemporanea Saudita di Ali bin Yousef a Riyadh; L’arte di Zahrah Al-Ghamdi, i cui lavori sono esposti alla Biennale di Venezia.
L’apertura dell’Arabia Saudita al turismo internazionale rappresenta una pietra miliare per l’implementazione di Vision 2030, che punta a diversificare l’economia saudita e a ridurre ladipendenza dal petrolio. L’Arabia Saudita si aspetta di aumentare il numero di turisti internazionali e locali fino a 100 milioni l’anno entro il 2030, attraendo investimenti esteri e nazionali e creando un milione di
nuovi posti di lavoro. Entro il 2030, l’obiettivo per il turismo è contribuire fino al 10% del PIL saudita, rispetto all’attuale 3%.
Miliardi di dollari sono stati spesi per migliorare le infrastrutture, sviluppare il patrimonio artistico e culturale e i siti d’intrattenimento. Si prevede che la capacità degli aeroporti sauditi aumenterà di 150 milioni di passeggeri l’anno e ulteriori 500,000 stanze d’albergo dovranno essere rese disponibili nei prossimi 10 anni. Sua Eccellenza Ahmad Al-Khateeb, Presidente della Commissione Saudita per il Turismo e il Patrimonio Nazionale (SCTH) commentò: “Aprire l’Arabia Saudita ai turisti internazionali è un momento storico per il nostro Paese. La generosa ospitalità è il cuore della cultura araba e daremo ai nostri ospiti un caloroso
benvenuto. I visitatori saranno sopresi e affascinati dai tesori che possiamo condividere. Cinque siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità, una vibrante cultura locale e meravigliose bellezze naturali. Ai turisti diciamo: siate tra i primi a scoprire ed esplorare i tesori d’Arabia. Agli investitori diciamo: diventate parte della più rapida crescita del settore turistico al mondo”.