“In un settore tradizionale come l’edilizia, che rappresenta quasi il 9% del Pil regionale, i livelli di investimento in ricerca e sviluppo sono oggi ancora molto deboli rispetto ad altri segmenti di mercato”. Così Angelo Lancellotti, presidente di Ance Napoli, ha esordito al seminario “Innovazione per la sostenibilità dell’ambiente costruito” organizzato dall’associazione dei costruttori con gli istituti Iriss e Itc del Cnr e il progetto Discente. “Tra le principali motivazioni l’unicità di ogni opera edilizia, frutto di un mix di condizioni normative, costruttive, manutentive ed economiche, sempre differenti. Promuovere, pertanto, percorsi di innovazione in edilizia significa rispondere in modo competitivo alle richieste di sicurezza, efficienza energetica e produttività che il mercato esprime in maniera sempre crescente”.
“In uno scenario caratterizzato da sfide sempre più complesse, possono nascere grandi opportunità dal dialogo e dalla collaborazione tra mondo della ricerca, imprese, policy maker e associazioni, con la condivisione di obiettivi strategici e scelte operative” hanno sottolineato Massimo Clemente, direttore del Cnr Iriss e Antonio Occhiuzzi, direttore del Cnr Itc. “Sul tema dell’ambiente costruito – hanno continuato – la collaborazione tra Cnr Iriss e Cnr Itc e l’interazione con l’Ance mirano a mettere a sistema avanzamento della conoscenza, innovazione tecnologica, valorizzazione del capitale territoriale e capacity building di imprese ed enti locali”.
Evoluzione e innovazione tecnologica, di processo e di prodotto, ma anche innovazione sociale per condividere strumenti e conoscenze che consentano di comprendere le sfide globali, di adottare comportamenti più responsabili e sostenibili e diventare, insieme, attori del cambiamento. Sono questi i filoni su cui si è ragionato all’Ance Napoli, dove è emerso che in un quadro nazionale e internazionale influenzato dalla globalizzazione e dai precari equilibri geopolitici, per contribuire alla rigenerazione sostenibile di città e territori è necessario recuperare il gap accumulato negli anni. “E nostro compito creare le condizioni del migliore matching tra le imprese – che hanno bisogno di innovare – e le università e i centri di ricerca – che producono innovazione – e le start-up, visto che il tema dell’ambiente costruito e sostenibile è una delle nuove aree di specializzazione della nostra Ris, nella nuova programmazione 2021- 2027” ha evidenziato Valeria Fascione, assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania. “Avremo più di 500 mln di euro per ricerca, innovazione e start up e potremmo quindi finanziare progetti di ricerca per rispondere alle sfide del settore, che investono l’energia, i materiali, la sensioristica e la digitalizzazione dei processi”.
“Esiste un fermento tecnologico, soprattutto digital-based, che sta permeando la filiera delle costruzioni”, ha sottolineato Marco Iuorio, direttore generale del Distretto Tecnologico Stress, Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili, che ha presentato il progetto Discente. “Si tratta di un’ecosistema che ha l’obiettivo di accompagnare alcune start-up in un percorso che le aiuti a consolidare la propria proposta favorendo, al contempo, le opportune connessioni con gli operatori più consolidati del settore delle costruzioni e dell’innovazione”.
“Promuovere e supportare il rafforzamento della domanda di innovazione da parte delle Pubbliche amministrazioni sarà, nei prossimi mesi, l’obiettivo dell’Ance Napoli, anche con il ricorso a competenze interdisciplinari” ha aggiunto Davide Sala, vice presidente di Ance Napoli. “Innovazione e sostenibilità sono nel Dna dell’amministrazione Manfredi ma per realizzare – e bene – in un Comune come quello di Napoli, ci scontriamo con i limiti qualitativi e quantitativi del personale. Piena collaborazione, dunque, con Ance, università e ricerca, e il concorsone – le cui domande si chiudono oggi – potrà dare linfa vitale alle attività del Comune, anche in questo senso” ha chiarito Edoardo Cosenza, assessore comunale alle Infrastrutture e Mobilità.
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