L’ambasciatore russo avverte di nuovo l’Italia

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In foto Sergey Razov

Dall’Huffposy in interessante monologo :L’ambasciatore russo, Sergey Razov, torna ad avvertire l’Italia sulla questione delle armi inviate all’Ucraina e quanto questo pesi sui rapporti tra la Russia e il nostro Paese.

All’inizio di marzo Razov aveva recapitato a diversi deputati una lettera con in allegato un discorso del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. Un discorso che minacciava con toni profondamente intimidatori non solo i paesi che prestano aiuto all’Ucraina, ma addirittura l’intera popolazione civile. Stamattina è tornato sull’argomento, raggiunto dai giornalisti davanti alla Procura di Roma, a piazzale Clodio, dove si è recato per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato per alcuni articoli pubblicati dal quotidiano La Stampa.

“La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi”, dice Razov. “E voglio ricordare che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati”, continua. Ribadisce quanto la situazione possa pesare sugli equilibri diplomatici con il nostro Paese. “Lavoro in Italia da otto anni e ho lavorato con Renzi, Conte, Letta e adesso Draghi. Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti, rafforzare i rapporti in economica, cultura e altri campi. Con rammarico adesso tutto è stato rivoltato”. Torna anche a parlare degli aiuti russi nella zona di Bergamo durante la pandemia: “Al popolo italiano è stata tesa una mano di aiuto, ma se qualcuno morde quella mano non è onorevole”, commenta.

Aggiunge poi che non c’è stata “nessuna minaccia nucleare da parte di Mosca ma riflessioni di scenari in caso di minacce per la sicurezza della Federazione russa”. Nega anche che la Russia stia “attaccando i civili nella città ucraina di Mariupol o in altre località, ma sta seguendo le indicazioni del presidente Vladimir Putin di colpire solo siti militari”. E, commentando l’andamento del conflitto, conclude che “prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l’Ucraina e speriamo in esiti positivi”