Laboratori di analisi, in Campania si rischia il tracollo

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E’ in programma martedì 15 novembre alle ore 17, presso la sala Leonardo Da Vinci dell’Hotel Sakura di Torre del Greco (Napoli), l’assemblea generale dei laboratori liberi campani. Un gruppo di oltre 200 laboratori di analisi privati accreditati con il Servizio Sanitario regionale che stanno lottando da anni per affermare il loro diritto ad esercitare la professione senza subire la tagliola di essere trasformati in semplici punti prelievi con conseguente perdita di oltre 1.200 posti di lavoro.

Fronte comune
Biologi, chimici, tecnici di laboratorio e ditte fornitrici che lottano insieme alle loro famiglie per affermare il diritto a continuare a fare il lavoro per cui hanno studiato e si sono formati.
In gioco ci sono la salvaguardia del lavoro e la qualità del servizio visto che, una volta trasformati in punti prelievo, migliaia di campioni biologici dovranno essere trasferiti a chilometri di distanza in mega strutture, spesso gestite da multinazionali straniere.
Oltre 200 laboratori che non si sono piegati all’obbligo, tutti regolarmente autorizzati dai Comuni di propria pertinenza ed accreditati dalla Regione Campania che ne attesta i requisiti di qualità da essa definiti.
A tutto questo si è arrivati per l’interpretazione forzata avvenuta solo in Campania delle linee di indirizzo definite dalla Conferenza Stato Regioni. Va considerato che un’eventuale chiusura delle attività dei laboratori non porterà alcun risparmio nelle casse regionali ma solo la perdita di posti di lavoro.