La storia dei rapporti diplomatici tra Torre del Greco, Napoli ed il Giappone

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(Imagoeconomica)

Il primo console onorario ad aprire i rapporti tra il Giappone e l’Italia fu Gennaro Liguori, nato a Torre del Greco, città crocevia del commercio delle perle e del corallo con il Giappone, e noto imprenditore nel campo delle perle e dei coralli.

Nel Sol Levante Liguori inizia il commercio sin dal lontano 1919, si inserisce nel contesto della vita nipponica imparando perfettamente la lingua giapponese e rispettando la diversità della cultura della forma mentis e dell’arte giapponese.

Nel 1939 viene nominato Console Onorario D’Italia nel Kansai, vive a Kobe, nota cittadina dove si insediarono le prime famiglie torresi commercianti di coralli come i D’Elia, Onorato, Borrelli, Gentile e Vitiello. A Kobe il Liguori si dedica con massima professionalità e diplomazia, assistendo ed aiutando i propri connazionali nelle più svariate pratiche dell’epoca.

Dopo la rottura delle relazioni internazionali fra Giappone ed Italia; Gennaro Liguori continuò ad avere rispetto dei giapponesi ed i giapponesi da parte loro non esitarono a contraccambiare.

Numerosi sono i ricordi che ho di Gennaro Liguori racconti ascoltati dai miei nonni e dai connazionali miei amici giapponesi di Kobe dove condivido e continuo il lavoro di famiglia del commercio delle perle.  Gennaro Liguori e mio zio Bartolo D’Elia diventarono stretti amici dell’inventore delle perle coltivate K. Mikimoto, passando intere giornate insieme in particolare di sera a casa nostra a Kobe degustando ottimi piatti napoletani.

Il Console Liguori si è in particolare distinto per la liberazione di militari italiani a Kobe. Due navi Italiane, l’Eritrea e la Caritea, furono sorprese nelle acque territoriali e Liguori riuscì ad ottenere dal Governo Nipponico il rilascio e la libertà, procurando poi successivamente lavoro ai medesimi militari fino alla loro partenza per la loro Patria, l’Italia. La carica di Console durò fino al 1962 anno in cui morì.

Da Napoli
Invece, l’avvocato Carlo Emilio Capomazza di Campolattaro il 18 Maggio del 1901 sottoscriveva la lettera patente con la nomina di primo Console Onorario del Giappone a Napoli, la sua carica durò oltre tre anni contribuendo a numerosi sviluppi tra Giappone ed Italia in particolar modo tra Napoli ed il Sol Levante.

Il ruolo dei Consoli Onorari è riconosciuto come servitori dello stato d’invito e meritano un posto molto importante nella diplomazia, essi sono parte integrante del sistema internazionale e consentono supporti diretti ai connazionali sia sul piano assistenziale, in situazioni di emergenza e allo sviluppo di relazioni culturali, commerciali tra i due paesi.

Attualmente visto la crisi economica che attanaglia i paesi e i costi dei vari consolati e ambasciate di carriera, i Consolati onorari rappresentano una perfetta occasione in quanto esenti da spese fisse. La figura del console onorario affonda le sue radici nell’antichità. La carica viene affidata a persone di spicco nel mondo imprenditoriale persone che hanno ricevuto onorificenze, che hanno una storia alle spalle con il paese d’invito che sono a conoscenza della lingua, della cultura delle tradizioni del paese d’invito e con una storia familiare alle spalle per lo sviluppo culturale e commerciale tra i due paesi. Persone su cui poter contare con la loro Public diplomacy sempre attiva 24 ore su 24