La sterlina crolla contro il dollaro ed oggi ci sono i Non-farm payroll

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In Asia, in avvio di seduta la sterlina è crollata di 770 pip contro l’USD, ossia del 6,15%, raggiungendo il livello minimo dal marzo del 1985. Il crollo lampo (il cosiddetto “flash crash”) ha spinto la valuta fino a un minimo di 1,1841 USD, poi la divisa è rimbalzata sopra la soglia a 1,24. Circolano molte voci sulle motivazioni del crollo e su ciò che ha innescato un’ondata di ordini di stop loss: alcuni parlano di errore umano (cosiddetto “fat finger”), altri di un errore dovuto al sistema di negoziazioni basato sugli algoritmi. La scarsa volatilità non è stata certo d’aiuto. Volatilità destinata ad aumentare, in giornata, soprattutto con la pubblicazione dei dati Non-farm payroll Usa. In proposito è il caso di ricordare che le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 30 settembre si sono attestate a 249 mila unità, inferiori alle attese (257 mila) e al dato rilevato la settimana precedente (254 mila). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,058 milioni, inferiore ai 2,090 milioni attesi.