La soddisfazione del cittadino conta?

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Su un’autostrada buia e deserta, vento freddo tra i capelli

caldo odore di colitas si libra nell’aria

In lontananza scorgo una luce scintillante

La mia testa s’era fatta pesante e la mia vista sempre più fioca

Mi dovevo fermare per la notte.

Là lei stava ritta sulla soglia

Sentii il campanello

E pensai tra me e me

‘Questo potrebbe essere il paradiso ma potrebbe anche essere l’inferno’

Poi lei accese una candela e mi mostrò la strada

C’erano voci nel corridoio, credo dicessero…

Benvenuto all’Hotel California

Un tale posticino (un tale posticino)

abbondanza di stanze all’Hotel California

puoi trovare in qualsiasi stagione.

Hotel California


Quando si considera il comportamento delle imprese verso il cliente, il tema della soddisfazione è fondamentale, anche se poi, spesso, questo interesse è alto quando il cliente deve pagare ma guai a presentare problemi: finisce subito. Forse non per tutti e non sempre, ma personalmente sto sperimentando questo con una potente compagnia telefonica che mi ossessiona con 10 telefonate al giorno,a Napoli, in ogni orario per vendermi i suoi prodotti mentre in un’altra città c’è riuscita ma creandomi un problema che ora in sintesi racconto. Tempo fa acquistai un modem, ma per problemi di ricettività locale non ha mai funzionato. Avendo io fatto il pagamento direttamente in banca si sono presi per più di un anno, le cifre riguardanti la quota fissa dell’abbonamento, pur in assenza del servizio. E’ una lunga storia, fatta di centinaia di contatti, comunicazioni scritte, ecc. con promesse di soluzione; addirittura un loro appuntamento fasullo con un tecnico mai arrivato, che mi è costato un viaggio e così via. Dopo aver interrotto questa “truffa” con due raccomandate e disdetto l’abbonamento e il pagamento automatico con la banca, costoro ora mi stanno chiedendo i soldi dell’ultima bolletta che non hanno mal tolto. Questa compagnia ha una notevole struttura di relazione con il cliente ma, appunto, a patto che il cliente non rompa! Questo è uno sfogo, ma voglio evidenziare che nella Società dei nostri tempi sta assumendo rilievo, insieme alla soddisfazione del cliente, il tema della soddisfazione del cittadino, divenuto interfaccia più matura in tutte le variabili del sociale, nella logica di un più esplicito e consapevole presidio del rapporto tra “diritti e doveri”, ma, anche qui, solo teoricamente. Come cittadini siamo più liberi con un crescente livello d’intolleranza nei confronti di ogni forma di abuso d’inefficienza e di cronica disfunzione, intolleranza che cerca di tradursi in prese di posizione riconoscibili, che intendono divenire messaggi per l’interlocutore pubblico o istituzionale. Il cittadino non digerisce più qualsiasi “boccone amaro” in nome del partito, dell’ideologia, del carisma di un leader e reagisce cambiando, sistematicamente per cercare “rappresentatività convincente”, delle leadership che offrano una visione coerente di competenza, serietà, trasparenza e continuità. Le trova nelle promesse e quindi cambia, ma poi sono smentite dalle prassi. Il cambiamento di preferenze è diventato isterico passando continuamente da illusione delusione illusione. Va a finire sempre così. A conti fatti non possiamo non considerare che i grandi temi d’iniquità e d’irrazionalità continuano a sopravvivere e quello che accade sono operazioni sulla parte emersa dell’iceberg. La vera sfida è quella del servizio, il vero concetto vincente, la vera risposta attesa dal “cittadino consumatore”. Con la compagnia telefonica inadempiente ho fatto qualcosa ma con questi politici che promettono la linea e poi invece a causa di mancanza di ricettività che non c’è cosa possiamo fare? Ora ci sono ancora delle elezioni, stiamo a vedere, un altro giro della giostra.