La Russia ritrova casa a Napoli
Schiavo scommette sul turismo

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A cura di Bruno Russo Il mercato russo è di grande importanza per l’economia campana e il consolato avrà un ruolo centrale nello sviluppo dei rapporti commerciali A cura di Bruno Russo Il mercato russo è di grande importanza per l’economia campana e il consolato avrà un ruolo centrale nello sviluppo dei rapporti commerciali con Mosca”. A parlare è il nuovo console onorario (dopo molti anni di vacatio) della Federazione russa nel capoluogo campano, Vincenzo Schiavo. Presidente della Confesercenti di Napoli e di Eurosportello, Schiavo spiega che la sua nomina è la conseguenza del suo lungo impegno sul fronte turistico: “Come console – dice – cercherò di favorire ulteriormente la crescita dei visitatori russi, con un’attività di mediazione tra il nostro mercato e il loro”. Dottor Schiavo, uno dei primi suoi atti è stato quello di far visita al Console onorario della Russia ad Ancona, Armando Ginesi. Di cosa avete parlato? Delle opportunità di collaborazione in ambito culturale, economico e turistico. Delle occasioni di sviluppo per il made in Italy, e per la gastronomia in particolare. Con Ginesi stiamo lavorando per rendere più stretti i rapporti tra l’Associazione Amici dell’Italia e della Russia, di cui lui è fondatore e presidente onorario, e l’Associazione di Amicizia fra i Russi e gli italiani nel mondo che ha sede a Napoli e si muove parallelamente al Consolato. Dove sarà la nuova sede del Consolato a Napoli? In Via Partenope, al quarto piano dell’antico stabile all’angolo con Piazza Vittoria. E’ praticamente pronto. Aspetto solo che l’Ambasciatore russo ci comunichi la data ufficiale dell’inaugurazione. Proprio il Console Ginesi ci ha già ha assicurato la sua partecipazione. I rapporti tra l’Europa, e quindi anche l’Italia, e Mosca attraversano un momento non facile. Il vice ministro russo Sergei Storchak ha appena proposto alla Grecia di entrare nella Banca Brics ( Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Sta nascendo un ponte economico che salta l’Europa? La Banca è una istituzione che cerca di entrare dove vede opportunità e spazi di crescita.Ogni Paese ha la propria indipendenza e si uove secondo le proprie convenienze. Ma le strategie legate a questa iniziativa sono per il momento ancora poco definite. Domenica 10 maggio, per il 70° anniversario del Giorno della Vittoria, si è tenuto in Piazza Vittoria un concerto di canti sovietici della seconda guerra mondiale: la cultura resta un veicolo fondamentale di dialogo? Sicuramente. In Piazza Vittoria c’erano oltre 600 persone. L’ evento è stato condiviso dalle nostre associazioni sul territorio, anche per far conoscere ai napoletani le caratteristiche di una cultura diversa ma, per molti versi, anche vicina alla nostra. Quali sono gli obiettivi del suo Consolato? E cosa si può fare, secondo lei, per riavvicinare Mosca a Kiev e all’Europa? Auspico naturalmente un riavvicinamento. Ma. fermo restando il rispetto per gli obiettivi della Federazione Russa che rappresento come Consolato, credo che la vera opportunità che Russia e Ucraina devono cogliere consista nel parlarsi. Solo la ripresa di un dialogo vero può cambiare le cose.