La luce che illumina i nuovi percorsi del sapere

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Limitarsi a trovare un ago nel pagliaio o capovolgerlo alla ricerca di tutti gli aghi possibili? Quest’espressione attribuita ad Albert Einstein porta a mettere in discussione la disponibilità ad esplorare ad ampio raggio. Con il lavoro che fa leva sul pensiero creativo, si generano molti approcci alternativi e si preferiscono quelli meno ovvi. Non si sentono soddisfatti dell’insegnamento che ricevono su come risolvere un problema. Si chiedono in quanti modi possono osservarlo e decifrarlo.

I creativi sono persone produttive. Le idee sprigionano innovazione; l’innovazione è una sorgente di luce che illumina inediti paesaggi economici e sociali. Chi non s’inoltra lungo i nuovi percorsi è destinato ad invecchiare precocemente. Avere idee originali che producono valore è un processo che si impara cercando domande che sfuggono all’insegnante esperto e risposte che sono non convenzionali e singolari. Quando si pensa a quale novità creare e come farlo, entra in gioco la capacità di trascendere le idee, le regole, i modelli e le relazioni tradizionali. In anni di così grande trasformazione, non possono mancare i tentativi di immaginare le cose familiari sotto una nuova luce.

Dobbiamo scavare sotto la superficie per trovare modelli non rilevati in precedenza e trovare nuove connessioni tra fenomeni non correlati. In breve, il lavoro creativo trascende le norme esistenti per andare oltre lo status quo; collega ciò che è ancora scollegato; dà al mondo qualcosa di cui non sapeva di aver bisogno.

piero.formica@gmail.com