Violeta Samon è una ventiseienne ucraina. Samson Setu ha 28 anni e viene dalle Isole Samoa, arcipelago maori disperso nel Pacifico. Poi c’è Sawsan Al Bahliti, 35 anni, nato in Arabia Saudita.
Questi tre giovani hanno qualcosa di grande in comune: sono cantanti lirici di rilievo internazionale. Da martedì 31 maggio saranno parte, insieme ad altri 21 giovani talenti provenienti da 17 Paesi di 6 continenti, di “Opera for Peace Academy-Rome”, la prima Accademia lirica dedicata alla pace e alla giustizia sociale in Europa che sarà presentata all’università Luiss Guido Carli di Roma nel corso dell’evento “Music for a sustainable Future”.
Promossa dall’organizzazione internazionale “Opera for Peace”, in collaborazione con l’Università intitolata a Guido Carli, la Bei- Banca Europea per gli Investimenti, il Teatro dell’Opera di Roma e l’Accademia Internazionale di Musica e Arte, Opera Roma avrà sede nella Capitale e, nei prossimi anni, sarà ospitata anche in altre città europee, così da portare i suoi messaggi in tutto il Vecchio Continente.
All’evento d’inaugurazione dell’Accademia, saranno presenti tutti i cantanti lirici ammessi al primo corso: delle oltre 150 candidature avanzate da più di 43 Paesi, i 21 rappresentano l’eccellenza mondiale per il futuro della lirica. Di età compresa fra i 21 e i 36 anni, i giovani fenomeni provengono da diverse nazioni, Ucraina, Russia, Francia, Benin, Messico, Sud Africa, Cina, Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Stati Uniti e potranno seguire le lezioni di docenti di fama internazionale fra cui Thomas Hampson, Lawrence Brownlee, Ludovic Tezier, Damiano Michieletto, Angela Meade.
Lo faranno all’interno di un progetto fortemente orientato alla solidarietà: per i giovani cantanti saranno, infatti, previste dieci borse di studio, di cui due dedicate ad artisti ucraini, in segno di vicinanza verso la guerra che non accenna a una tregua.
L’appuntamento, introdotto da una tavola rotonda in cui il sovrintendente del Teatro Opera di Roma, Francesco Giambrone, e il direttore del Kongo River Festival, Vincent Kunda, si confronteranno con altri specialisti sulle prospettive del settore, vedrà poi l’esibizione live di cinque borsisti che mostreranno le proprie doti e la qualità dei membri di Opera for Peace.
Ma non solo: per celebrare la nascita di “Opera for Peace Academy”, infatti, da lunedì 30 maggio fino a domenica 5 giugno l’organizzazione ha pianificato, insieme ai suoi partner, lezioni individuali e masterclass in cui i giovani artisti potranno affinare le proprie doti, studiare il canto, approfondire temi di stretta attualità in workshop sulla sostenibilità ambientale, sulla promozione della pace con l’Institute for Economics & Peace, l’equità di genere o l’impresa sociale.
L’accademia, negli intenti della cofondatrice Julia Lagahuzère, nominata “Femme de culture” nel 2020 per il progetto “Opera for Peace”, ha l’obiettivo di diventare un luogo di incontro e scambio interculturale, un melting-pot di esperienze da cui prendere le mosse per incoraggiare il dialogo e la comprensione tra popoli che, consapevoli delle proprie diversità, ma accomunati dalla lirica, si incontrano. E, grazie ad “Opera for Peace Academy”, lo faranno anche in Italia.