La lezione di Vittadini: le aziende vedono i voti ma sempre più le soft skill

in foto Giorgio Vittadini

Giorgio Vittadini, grande studioso del capitale umano e Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e la Randstad, multinazionale olandese delle risorse umane, al Meeting dell’amicizia di Rimini, notano che le aziende vedono i voti, ma sempre più le soft skills.

La ricerca è stata presentata la settimana scorsa  – la comunicazione, il Quotidiano Nazionale del 30 agosto 2023, giornalista, Vittorio Bellagamba –  al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini. Ciò è avvenuto da parte della multinazionale olandese,  Randstad, considerata di primario ordine in Italia e che si occupa di ricerca, selezione e formazione di risorse umane (con sede a Diemen, Paesi Bassi), insieme alla Fondazione per la Sussidiarietà (FPS), dal titolo “Università e Imprese per lo sviluppo dei talenti”, Essa è connotata da un risultato che copre 116 profili ad elevata richiesta, che fanno capo a 5 macro aree. Molto ricercate le figure, nell’ordine: 1) account manager, 2) responsabili di logistica, 3) distribuzione, 4) esperti contabili.

Nel 2022, il 70% delle offerte di occupazione sono state allocate al Nord. Le lauree in materie scientifiche e tecniche hanno spinto di più, in pratica le nuove lauree, tipo STEM  science, technology, engineering and mathematics[. dei Dipartimenti di Scienze e Ingegneria L’immagine fotografica è stata scattata nello stand di presentazione della ricerca sul tema denominato sinteticamente: “Tre laureati italiani su 4 trovano lavoro entro un anno”, quindi una connotazione sintetica, cruciale, riferita alla Transizione Scuola Lavoro (TSL).

Foto di Pexels da Pixabay

“La domanda di lavoro di laureati negli annunci online del 2022 e le strategie di sviluppo dei talenti delle imprese italiane sono state analizzate. “La quota dei laureati tra i 25 e i 34 anni in Italia è tra le più basse nei paesi OCSE – commenta Marco Ceresa, Group CEO di Randstad -, eppure l’indagine ribadisce che una laurea in Italia oggi è ancora un importante fattore di protezione dall’inoccupazione. È fondamentale, quindi, mettere in campo azioni concrete per contrastare la dispersione scolastica e incentivare i giovani a proseguire gli studi. La ricerca evidenzia poi l’esistenza di molte professioni “in comune” in uscita da percorsi di laurea molto diversi, per una similarità di competenze. È importante, di fronte alla scarsità di talenti del mercato unita ai trend demografici allarmanti, che le aziende valutino i profili da inserire a partire dalle reali competenze possedute dai candidati, oltre che dal titolo di studio”. “La ricerca conferma che gli studi universitari sono un volano per l’accesso al mondo del lavoro”, afferma Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e grande studioso del capitale umano “Nelle selezioni le aziende guardano ai voti, al percorso accademico, ma sempre di più allo sviluppo di capacità comportamentali e soft skill: studiare è fondamentale, ma occorre anche imparare a lavorare”.

Preziosissime le informazioni sulle competenze maggiormente richieste ed i profili più cercati

“Le competenze digitali, rivela la ricerca Randstad – FPS, sono ormai pervasive in tutti gli annunci online, con picchi del 61% nell’ICT e del 53% nella statistica. Ma l’incidenza del digitale è significativa anche negli annunci relativi a marketing (19%) e area giuridica (15%). Le soft skill si rivelano importanti per tutte le aree: almeno una competenza su cinque per svolgere la professione è trasversale. Le soft skill più richieste sono: saper lavorare in gruppo, sviluppare idee creative, adattarsi al cambiamento, comunicare con i clienti, autonomia, identificarsi con gli obiettivi aziendali”

“La ricerca individua 116 professioni per laureati altamente ricercate negli annunci di lavoro online nel 2022. Nell’area Economia e Statistica, si segnalano in particolare 9 professioni ad alta domanda: account manager, responsabile logistica e distribuzione, esperto contabile, direttore generale del marketing, consulente di rischio assicurativo, analista di business, responsabile di prodotto, manager finanziario, responsabile della catena di fornitura. Nell’area Giuridica, Umanistica e Scienze Sociali: responsabile di reparto, responsabile dei servizi, dirigente delle risorse umane, avvocato, assistente sociale, psicologo, responsabile di questioni regolamentari. Nell’area Architettura e Design sono altamente ricercati 8 profili: amministratore di sistemi TIC, ingegnere energetico, architetto, ingegnere industriale, ingegnere meccanico, ingegnere civile, sviluppatore web e ingegnere elettronico. Nell’area Scientifica c’è alta domanda per 7 professioni: chimico, pianificatore territoriale, ingegnere elettronico, data scientist, informatore medico-scientifico, analista software, biologo. Nell’area Informatica, si segnalano 6 profili: amministratore di sistemi TIC, sviluppatore web data scientist, designer grafico, responsabile della gestione community online, project manager TIC.Ricerca Randstad-Fps: il 75% dei laureati al lavoro entro un anno, ma le aziende richiedono anche competenze digitali e soft skills.

Si rinvia all’articolo intero

https://www.quotidiano.net/economia/italia-laurea-lavoro-89469d7c

per i dettagli sull’articolazione dei dati della ricerca: Randstad-Fondazione sulla Sussidiarietà

–      La situazione nelle varie regioni
–      Le richieste delle aziende
–      I laureati italiani