La Grecia in mezzo al guado

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A cura di Antonio Arricale La Grecia in mezzo al guado. La trattativa sul debito langue e la situazione torna a preoccupare i mercati come non succedeva ormai da mesi. A far A cura di Antonio Arricale La Grecia in mezzo al guado. La trattativa sul debito langue e la situazione torna a preoccupare i mercati come non succedeva ormai da mesi. A far cambiare il sentiment degli investitori questa volta non sono le prese di posizione del Governo Tsipras e della squadra di funzionari ellenici addetti alle trattative (tra l’altro modificata qualche giorno fa), ma le differenti posizioni dei due creditori di Atene, il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea. Ieri l’FMI ha smentito le voci di stampa secondo cui avrebbe minacciato di ritirare gli aiuti alla Grecia se Bruxelles non procederà con una ulteriore svalutazione del debito greco, ma in un comunicato l’Esecutivo ellenico ha detto esplicitamente che a ostacolare le trattative sono le “gravi divergenze e contraddizioni tra i creditori“, aggiungendo che la responsabilità è esclusivamente di Fondo e UE. Intanto il Ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, ha iniziato un nuovo tour nelle principali capitali europee per tentare di ricevere maggior supporto. Oggi sarà a Roma per incontrare Piercarlo Padoan. Le attenzioni degli operatori sono in ogni caso rivolte all’ appuntamento di lunedì 11 maggio, quando le parti torneranno ad incontrarsi. Borse asiatiche Terzo e ultimo giorno di festività per la Borsa di Tokyo. Borsa Usa Wall Street ha archiviato una seduta in netto ribasso, ieri. L’indice Dow Jones ha chiuso gli scambi in ribasso dello 0,79% a 17.928,20 punti, l’S&P500 ha ceduto l’1,18 a 2.089,46 punti mentre il Nasdaq si è attestato a 4.939,33 punti in calo dell’1,55%. Europa Al ribasso i listini del vecchio continente, ieri. Londra ha contenuto le perdite fermandosi a 6.927,58 punti, lo 0,84% in meno rispetto al dato precedente, mentre Dax (-2,51% a 11.327,68), Cac40 (-2,12% a 4.974,07) e Ibex (-2,74% a 11.115,6) hanno tutti fatto registrare perdite superiori ai due punti percentuali. Sul listino della City rosso del 3,16% per Hsbc nonostante risultati trimestrali sopra le stime mentre a Francoforte -2,21% per Lufthansa che nonostante una perdita inferiore alle stime ha annunciato nuove misure per tagliare i costi. Italia Ieri giornata nera per Piazza Affari che ha chiuso in deciso ribasso sui rinnovati timori sulla Grecia. Secondo i rumors, un accordo tra Atene e Bruxelles per l’Eurogruppo di lunedì sarebbe ancora lontano. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, si sarebbe detto “scettico” sulla possibilità di trovare un’intesa entro l’11 maggio, mentre ieri mattina il Financial Times ha riportato che la Grecia potrebbe perdere il sostegno del Fmi. Oltre alle vendite sui listini azionari, è proseguito il sell-off sul mercato obbligazionario dell’Eurozona con il rendimento del Bund decennale tornato ai livelli di inizio anno sopra lo 0,5%. Il mercato ha snobbato la revisione al rialzo delle prospettive economiche dell’Eurozona decise dalla Commissione Ue. In questo quadro l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso del 2,76% a 22.576 punti. Vendite diffuse sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 3,29% a 13,79 euro, Popolare di Milano il 3,99% a 0,89 euro, Intesa SanPaolo il 3,21% a 2,952 euro, Ubi Banca il 4,29% a 6,80 euro, Unicredit il 3,69% a 6,255 euro. In decisa controtendenza il Montepaschi (+4,59% a 0,58 euro) che ha sfruttato l’annuncio del premier Matteo Renzi sul fronte bad bank. Negativa Azimut (-1,30% a 26,47 euro) nonostante la promozione a outperform da neutral (con target portato a 31 euro da 23 euro) decisa dagli analisti di Mediobanca. Prese di beneficio su Luxottica (-4,22% a 57,80 euro), che di recente aveva toccato i massimi storici, all’indomani dei brillanti risultati del primo trimestre trainati dal super dollaro. Male Generali (-3,31% a 16,90 euro) in scia alla bocciatura arrivata questa mattina da Barclays. FCA (-0,45% a 13,24 euro) ha limitato i danni all’indomani della pubblicazione delle immatricolazioni di auto nuove in Italia. Il Lingotto ad aprile ha visto una crescita delle vendite del 24,9% su base annua a 43.339 unità, con una quota di mercato salita al 29,11%.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 6 maggio 2015 09:45 ITA PMI Servizi 09:50 FRA Indice PMI Servizi 09:55 GER Indice PMI servizi 10:00 UE Indice PMI Composite 10:00 UE Indice PMI servizi 10:30 UK PMI servizi 11:00 UE Vendite al dettaglio 13:00 USA MBA richieste mutui 14:15 USA ADP Variazione occupati 16:30 USA Scorte di petrolio (crude)