La Consob, Savona e l’evoluzione in Italia della propensione al risparmio

in foto Paolo Savona

Come è naturale che avvenga, è in occasione delle celebrazioni dei grandi riti periodici che si ha la possibilità di conoscere a fondo. Quali siano i propositi dei vari enti che dedicano la loro attivitá a tutto quanto riguarda l’ argomento, sono l’espressione di più immagini dello stesso soggetto. Esso è sempre più spesso sotto una lente, per un’ampia e precisa disamina. A inizio settimana si è svolto l’incontro annuale tra lo stato maggiore della Consob e il mondo degli investitori. Il presidente, Professor Paolo Savona, economista di lungo corso, ha colto l’occasione per ricordare alla platea che, con quello in corso, sono 50 gli anni di funzionamento della commissione da lui presieduta. Essa è definibile l’organo di controllo dell’ attività borsistica in Italia. Fu la lungimiranza del Professor Ugo La Malfa, corroborata dalla professionalità del Governatore della Banca d’Italia del tempo, Guido Carli, che permisero la creazione di quell’ente pubblico, predisposto alla sorveglianza, dopo pochi anni dall’inizio dell’ attività, completamente responsabile della vigilanza sull’attività della Borsa. L’ occasione accennata innanzi è stata descritta con una volontà particolarmente determinata, utile per fare il punto sul binomio, inscindibile e oggi più che mai importante. Esso è composto dalla propensione al risparmio degli italiani sommata alla fase successiva di individuazione e di scelta di dove collocare le quantità di moneta sottratta al consumo.
È stato così che il Professor Savona ha potuto tracciare l’evoluzione che sta subendo l’impiego delle disponibilità per meglio far fronte alle esigenze future. La propensione a non utilizzare per intero quanto si dispone, metterne da parte quanto potrà servire in tempi differiti, probabilmente accompagna il mondo animale e, per certi versi, anche quello vegetale dalla loro comparsa sul pianeta. Con l’inizio dello scambio di merci che si sarebbe creato diversi millenni dopo, l’umanità capi che avrebbe potuto utilizzare quanto messo da parte in molti altri modi. La prudenza di fare in modo che ciò fosse praticato in maniera contenuta, durò qualche millennio. Più precisamente fino all’inizio, nel Medioevo, dell’attività speculativa -la pratica di fare affari con il migliore offerente- che vale ancora oggi, dovunque. Si ritorna così, essendo finita la pausa, nell’aula di Palazzo Mezzanotte, sede di quella autorità, per prendere per le corna la sua importante attività. Riprendendo un percorso mai del tutto chiuso al traffico, Savona è tornato sui metodi di impiego del risparmio. La sua convinzione, condivisa da molti dei suoi colleghi sparsi li dove il mercato e la libertà della domanda e dell’offerta sono tenuti da conto nella migliore delle maniere, produce ricchezza e non poca. Le disfunzioni sono iniziate quando questi principi sono stati messi da parte, anche se non in toto. Potrebbe essere proprio quello attuale il momento per aggiustare il tiro. Ricordando il detto circolante nel villaggio:” un soldo risparmiato vale quanto una guadagnato”, che concluderebbe così il suo percorso virtuoso.Con buona pace di Robin Hood.