La confusione sta aumentando, e i danni cominciano a vedersi

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in foto Jerome Powell, numero 1 della Federal Reserve

Non sarà sfuggito agli abituali fruitori delle informazioni, tanto quelle a mezzo stampa, altrettanto le stesse via etere non sono trattate da chi le commenta come prima del Covid. Quella tragedia epocale diede l’opportunità ai professionisti della materia di poter commentare le notizie a essa riconducibili con grande approssimazione, quandon non addirittura non veritiere, anche se con l’attenuante della buona fede, essendo in atto qualcosa di simile a un castigo biblico. Superata quella emergenza, anche esse quasi ex abrupto, sono iniziate le guerre, ancora in corso, facendo rimanere i vari tipi di aggiornamento nella penombra dei “ci dicono”, “sembrerebbe che” e altre espressioni equivalenti. Il preambolo accennato fin qui serve per introdurre il vero problema: quello economico finanziario globale, che come non mai sta operando in maniera simile a quella del gioco dei quattro cantoni, ovvero si tenta, tra i belligeranti, di spostare continuamente il tizzone ardente che è causa di quei roghi. Sono sotto l’osservazione non solo degli addetti ai lavori, ma anche di chi, fino a qualche tempo fa, alla parola Borsa riusciva a associare, non sempre, “per la spesa”. Pertanto le politiche monetarie della FED e della BCE sembravano, ciascuna per il suo, essere gli unici oracoli le cui rivelazioni potessero rivelarsi affidabili. Attualmente, con buona approssimazione dalla seconda metà dello scorso anno, i due istituti di emissione hanno iniziato a decidere senza riferirsi, almeno in senso stretto, l’uno al modus operandi dell’ altro. Attualmente quelle due grandi banche, al termine di un periodo di osservazione lungo oltre un mese, stanno per esprimere il loro placet sulle rispettive decisioni riguardanti i tassi del Dollaro e dell’ Euro. Ai blocchi di partenza sarebbero pronte due provvedimenti antitetici e in termini di frazioni decimali di punti, di conferma o di leggero aumento del corso del biglietto verde e viceversa nei confronti della valuta europea. Nè in tal modo si raggiungerà un target definitivo. Nel breve periodo non c’è da aspettarsi nient’ altro, nè da questa parte, nè dall’ altra parte dell’ Oceano. Probabilmente avrà più effetto in termini di suggestione compiere azioni del tipo apotropaico, solo per rimuovere ogni scrupolo personale.