Dovevano rientrare questa mattina in redazione, dopo il secondo blocco di cinque giorni di sciopero, i giornalisti de “La Citta’” di Salerno e invece porte chiuse per tutti. Dalla mobilitazione per i quattro colleghi licenziati settimane fa alla doccia fredda di questo pomeriggio: l’editore, dopo un consiglio di amministrazione tenutosi lontano dalla sede dello storico quotidiano, ha annunciato lo scioglimento della società e la conseguente sospensione delle pubblicazioni. Immediate le reazioni del mondo del giornalismo, dei sindacati e del mondo politico. “Sciolta la società e sospese le pubblicazioni de La Città di Salerno. Siamo tutti fuori – Sos informazione da Salerno – Emergenza democratica nel Mezzogiorno”, ha scritto su Facebook Ottavio Lucarelli, presidente di Odg Campania. Per il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci e per il segretario generale della Cgil Salerno, Arturo Sessa, “quanto sta accadendo ai giornalisti e poligrafici del quotidiano e’ di una violenza ed una gravita’ inaudita e rappresenta una minaccia concreta al pluralismo e alla liberta’ di stampa. Prima il divieto di accesso alla redazione al rientro dai dieci giorni di sciopero, poi la notizia della messa in liquidazione della societa’ e l’apertura delle procedure di licenziamento collettivo, dopo aver dato seguito a quelle per quattro giornalisti”. La Cgil, attraverso la Camera del Lavoro di Salerno che ha incontrato lunedi’ scorso una delegazione di giornalisti, si e’ resa disponibile nel dare tutto il sostegno possibile alla vertenza messa in campo dai dipendenti del quotidiano salernitano. “C’e’ bisogno di unire le forze per combattere un’emergenza informazione che sta interessando soprattutto il Mezzogiorno”. Per il parlamentare di Forza Italia Gigi Casciello “in gioco adesso non ci sono solo i livelli occupazionali e la vita stessa del quotidiano ma i principi costituzionali della liberta’ d’informazione e dei diritti dei lavoratori. Insomma, e’ stato superato ogni limite. Si torni al buonsenso, anzi, si riparta dal buonsenso”.