La chiamiamo libertà di costumi

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Non basta più fare l’amore per godere. Si deve riprendere la scena e farne partecipi gli amici. Quale sarà la prossima tappa della devianza sessuale? Non c’è da condannare né assolvere nessuno in questa squallida vicenda che ha portato una povera ragazza a togliersi la vita per la vergogna. Si è innestato un meccanismo perverso che sta portando l’intera società dall’immoralità al suicidio collettivo. Dobbiamo esibirci per considerarci vivi. Il primo sintomo nasce quando postiamo su Facebook la pietanza che ci attende a cena o un tramonto suggestivo. Poi si passa a una foto col nostro nuovo look. Schiacciati dall’anonimato, in un mondo in cui non contano tanto i sentimenti quanto gli istinti, abbiamo bisogno di stimoli sempre più eccitanti, a discapito dell’intimità e della dignità. Non sono polizia e procura a dovere intervenire, ma la famiglia, la scuola e la politica. Soprattutto il ricordo di quant’era bello farlo solo se innamorati.

I vaffa sono incitamenti affettuosi

Le parlamentari avversarie sono veline o fanno cose zozze, deputati e senatori zombi o manichini. Levi Montalcini, sebbene scienziata da Premio Nobel, era da marciapiede, la Fornero peggio ancora. Queste le qualifiche dettate dal guru. Più volgari quelle dei seguaci. Adesso la presenza di fotografi sotto casa di una mediocre, impropriamente seduta su uno scranno più alto di lei, turba l’equilibrio del suo bambino. Finora dei figli degli altri gli inadeguati neofiti della politica non si sono mai preoccupati. Se qualcuno ha mentito, è colpa dei giornalisti che si possono liberamente insultare, seppure anche loro abbiano figli. Un parente prossimo minaccia di sguinzagliare cani famelici. In effetti, quei cronisti, come pure i direttori che ce li mandano, fanno pena davvero. Danno ai fantocci un’importanza che non meritano e illudono i bimbi che il genitore sia un personaggio importante. Invece, è solo un  ventriloquo legato a fili mossi da altri.

C’era una volta chi doveva salvare Roma

Di Maio era candidato premier, ora è latitante. Diserta il talk show di Rai3 perché non sa come giustificare il papocchio. Gli illusi vogliono indietro il voto. Raggi è inaffidabile persino come complice, figuriamoci come sindaco. Interrogata vuota subito il sacco e coinvolge anche il direttorio che sapeva. I moralisti sono bugiardi. Peggio degli altri. Volevano cambiare il paese, adesso dovrebbero cambiare paese. Basta ripartire col piede giusto, suggerisce il guru. Vuol dire che finora era tutto sbagliato. Non sono bravi ragazzi, come persino Dario Fo e Celentano garantivano. Sono solo ragazzi. Pizzarotti sulla sponda del fiume vende salvagenti. Ma se annegheranno l’Italia non sarà peggiore.

Otto per otto quarantotto

Sorvoliamo sui congiuntivi e sui verbi intransitivi che la forma dialettale consente di manipolare. Non ha finito gli studi. Pazienza! Ma confondendo il Cile col Venezuela ci si chiede se li abbia mai iniziati. Ognuno ha il diritto di essere com’è. Persino ignorante, per essere allo stesso livello dell’elettorato. Ma ci sono dei limiti che dovrebbero preoccupare il garante, che, invece, critica solo gli altri. Prima di ambire alla guida del paese non sarebbe il caso di ripassare qualche nozione di geografia, oltre che di sintassi? Certe gaffes reiterate cominciano a essere imbarazzanti. Tanti lapsus denotano carenze culturali. Non si tratta più di visione politica di cui chiunque può discutere, come al Bar dello Sport. Siamo a livello di quinta elementare. Anzi, di quarta. Ma, non c’è, tra tanti parlamentari, qualcuno che abbia frequentato con profitto le scuole serali cui affidare la leadership?

Siamo troppo vigliacchi per difendere una bambina violentataTutta la città lo sapeva, anche la famiglia, la scuola e la chiesa, ma nessuno alzava un dito. Da tre anni, sin da quando ne aveva 13, povera piccina, la stupravano in nove, ogni giorno. Non erano compagni di giochi, ma adulti. Alla ferocia del branco assistevano silenti in undicimila, l’intera cittadinanza, perché tra i bruti c’era il figlio del padrino che è al 41 bis. Non bisognava intromettersi. Quella creatura ha sofferto quanto o più di Padre Jacques Hamel. Forse non merita la beatificazione, ma almeno una menzione. Invece, persino lei tace, Santità, Non possiamo più scandalizzarci per la crudeltà dell’ISIS perché anche noi siamo satanici. Un certo Sud vive ancora nel Medioevo. Alla marcia di solidarietà c’erano appena 400 cittadini. Gli altri hanno avuto paura. Quando, poi, Charlie Hebdo pubblicherà una vignetta, anziché querelarlo dovremo vergognarcene.

Non si trovano assessori per il Campidoglio, figuriamoci ministri

Insinuando che qualcuno c’è arrivato diversamente, precisano che il M5S intende andare al governo solo grazie al voto degli italiani. Lo ha dichiarato il giovanotto che confonde il Cile col Venezuela (o forse Chávez con Pinochet). Non essendoci altro sistema per andare a Palazzo Chigi, perché questa precisazione? Per prendere il giro gli elettori creduloni? Sono totalmente privi di una classe dirigente? Ci sono solo ragazzi ambiziosi e arroganti che hanno annusato il potere, senza averne la competenza, né la formazione e meno ancora la cultura. Fino alla miracolosa elezione in parlamento facevano parte della vasta schiera di giovani che non studiano né cercano lavoro e vivono alle spalle dei genitori. Poi, hanno scoperto che proprio quell’affinità con l’elettorato e la loro incapacità in Italia sono una formula vincente.

La dignità vale solo qualche euro

Troppo cristianamente il Sud porge l’altra guancia. Ma non è questo che suggerisce il Vangelo. Il 6% di noi terroni  vota per la Lega che ci disprezza. La mafia non c’entra. È puro servilismo, ma soprattutto corruzione. Appena un prevaricatore ci gratifica di qualche spicciolo siamo pronti a genufletterci e applaudire. Non è un destino crudele, ma una vocazione. Ci siamo sempre lasciati colonizzare. Oggi persino dai polentoni. Vigliacchi. Insultano i morti che non possono reagire. Ce la prendiamo con Vecchioni e con chi ci sbatte in faccia la realtà. Chissà come si farà fotografare questa volta Crocetta. Poveri ragazzi, traditi dai genitori. Ogni cento elettori, ce ne sono sei senza dignità, né amore per i figli. C’è speranza che prima o poi qualcuno si vergogni?