La Campania dei manager pubblici Dalle partecipate alle Asl, ecco i compensi

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Quanto guadagnano i manager pubblici in Campania? Il Denaro costruisce una mappa delle retribuzioni che per quanto appetibili sono in regione tutte ampiamente al di sotto del tetto dei 300.000 euro ritenuto dal governo compatibile con l’incarico in una amministrazione. Quanto guadagnano i manager pubblici in Campania? Il Denaro costruisce una mappa delle retribuzioni che per quanto appetibili sono in regione tutte ampiamente al di sotto del tetto dei 300.000 euro ritenuto dal governo compatibile con l’incarico in una amministrazione. Vediamo nel dettaglio. In cima alla speciale classifica c’è il direttore generale della Seconda Università di Napoli, Annamaria Gravina, che in un anno riceve 177mila euro. Al lordo, ovviamente. Restando nello stesso ambito, quello degli atenei, troviamo Maria Luigia Liguori, dg della Federico II di Napoli (164mila euro), Attilio Bianchi dell’Università di Salerno (131mila euro), Livia Mauro della Parthenope di Napoli (99mila euro) de Gaetano Telesio di UniSannio (83.900). L’affare delle Asl È un ex assessore della Provincia di Salerno, vicinissimo al parlamentare Edmondo Cirielli, il manager più  pagato della sanità campana. Antonio Squillante, numero uno dell’Asl Salerno, guadagna infatti 129mila euro l’anno contro i 123 mila e rotti dei direttori generali delle aziende sanitarie Napoli 2, Giuseppe Ferraro, Caserta, Paolo Menduti, Napoli 3, Maurizio D’Amora, e Napoli 1, Ernesto Esposito. I super compensi degli enti Un po’ a sorpresa in cima alla graduatoria dei più pagati tra i dirigenti degli enti pubblici della Campania spicca il potente segretario generale del Comune di Avellino, Carlo Tedeschi, al quale l’ente corrisponde ogni anno 164mila euro. Già al tribunale del capoluogo irpino, il manager vanta un passato al consorzio di smaltimento e all’Asl Avellino 1. Segue, a qualche migliaio di euro di distanza, il colonnello dei Carabinieri e fedelissimo di Luigi de Magistris, Attilio Auricchio. Già capo di Gabinetto del sindaco di Napoli, ora direttore  generale di Palazzo San Giacomo porta a casa poco meno di 150mila euro l’anno. Si ferma invece a 132mila euro Luigi Martino, segretario generale del Comune di Caserta. Uno che ha esperienza da vendere e che dalle amministrazioni provinciale e comunale di Potenza è passato a dirigere gli enti di mezza Campania prima di approdare in Terra di Lavoro. Un altro potentissimo, Danilo Del Gaizo, capo di Gabinetto del presidente della Regione Campania, si ferma, si fa per dire, a 128 mila euro l’anno mentre a chiudere la top 5 dei manager di enti pubblici troviamo Enrico Postiglione, commercialista e capo di Gabinetto del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Per lui una retribuzione di 100mila euro.   L’universo delle partecipate La fetta più consistente di manager, ovviamente, la troviamo nelle aziende di proprietà delle amministrazioni pubbliche. L’economista Mario Sarcinelli, a capo di Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Napoli ed è partecipata da Comune e Provincia (12,5 per cento a testa), è il più pagato con 80mila euro l’anno. Subito dopo ecco Mario Hubler, ingegnere e ex capo della segreteria politica di Antonio Bassolino quando questi era governatore della Campania. Regione e Comune gli versano 67mila euro l’anno per amministrare la Acn, società creata per gestire le regate della Coppa America di Vela a Napoli dalla quale ha rassegnato le dimissioni ma non è stato ancora sostituito e sollevato dall’incarico. Hubler proviene dall’esperienza di Bagnolifutura. Carlo Cecconi e Alessandro Nardi, ultimi amministratori di Napoli Holding, percepiscono 63mila euro l’anno. Si occupa di patrimonio edilizio scolastico l’azienda Social Innovation Service, che la Provincia ha affidato alla direzione di Biagio Giliberti per un compenso annuale di 60mila euro. Medico, docente, biochimico di fama mondiale il numero uno del Ceinge, Franco Salvatore, anche lui tra i manager campani più pagati con la sua retribuzione di poco inferiore agli 84mila euro. Ma vediamo più nel dettaglio la mappa dei compensi nelle società partecipate delle principali amministrazioni campane. Tra le aziende di proprietà della Regione per intero spiccano gli stipendi di Angelo D’Amelio dell’Air (50mila euro), Marcello Palmieri e Gennaro Di Lorenzo di Campania Ambiente e Servizi (54mila euro a testa), Giuseppe Zollo di Campania Innovazione (40mila euro come amministratore fino al 2013 e ora 54mila come liquidatore), Paolo Como di Caremar (52mila euro), Nello Polese dell’Eav (54mila euro), Valerio Caprara della Film Commission (54mila euro), Arturo Del Vecchio della Sauie (54mila euro), Ciro De Leo di Sma Campania (54mila euro) Pietro Alfano e Franco D’Ercole della Soresa (18mila e 30 mila euro). Sempre in giro per la Campania ecco i 59mila euro scarsi di Raffaele Del Giudice, presidente di Asia Napoli, i 56mila euro di Andrea Rea della Mostra d’Oltremare, i 90mila euro divisi tra Natalia D’Esposito e Felice Marinelli di Napoli Sociale. A Salerno spiccano le posizioni dell’ex presidente della Provincia e fedelissimo di De Luca, Ugo Carpinelli, al quale vanno 50mila euro scarsi per dirigere la Centrale del Latte. Più alta la retribuzione dell’ex membro di giunta Mena Arcieri, che prende 55mila euro l’anno per amministrare Salerno Solidale mentre la holding Salerno Energia paga, attraverso il Comune, 50 mila euro l’anno ad Antonio Ferraro. Altri compensi di rilievo chiamano in causa Roberto Celano di Ecoambiente (Provincia di Salerno), 56mila euro l’anno, l’ex  assessore provinciale salernitano Marcello Feola (58mila euro per guidare Arechi Multiservice), Francesco Russo di Irpinia Ambiente (37mila euro), Felice Di Persia di Gisec Caserta (48mila euro). Quanto pagano le Camere Si guadagna bene anche negli enti camerali. Il più pagato è Gennaro Agnone, segretario generale della Camera di Commercio di Caserta (142mila euro). Poco meno retibuiti Raffaele De Sio, segretario a Salerno per 134mila euro l’anno, e Mario Esti della Camera di Commercio di Napoli: 130mila euro come il beneventano Vincenzo Coppola. •••  


I TOP 5 PARTECIPATE Mario Sarcinelli (Gesac) 80.000 Mario Hubler (Acn) 67.379 Carlo Cecconi (Napoli Holding) 63.000 Biagio Giliberti (Social Innovation Service) 60.000 Francesco Salvatore (Ceinge) 58.850 I TOP 5 UNIVERSITÀ Annamaria Gravina (dg della Sun) 177.000 Maria Luigia Liguori (dg della Federico II) 164.000 Attilio Bianchi (dg Università di Salerno) 131.000 Livia Mauro (dg Parthenope) 99.000 Gaetano Telesio (dg UniSannio) 83.900 I TOP 5 SANITÀ Antonio Squillante (Asl Salerno) 129.000 Giuseppe Ferraro (Asl Napoli 2) 123.949 Paolo Menduti (Asl Caserta) 123.949 Maurizio D’Amora (Asl Napoli 3) 123.000 Ernesto Esposito (Asl Napoli 1) 123.000 I TOP 5 ENTI PUBBLICI Carlo Tedeschi (segretario generale Comune di Avellino) 164.026 Attilio Auricchio (direttore generale Comune di Napoli) 149.459 Luigi Martino (segretario generale Comune di Caserta) 132.367 Danilo Del Gaizo (capo di Gabinetto della Regione Campania) 128.000 Enrico Postiglione (capo di Gabinetto del Comune di Salerno) 100.575