La camorra non uccida Napoli. La Chiesa chiama a raccolta la città. Venerdì 25 l’evento promosso da don Mimmo Battaglia

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in foto don Mimmo Battaglia, Arcivescovo di Napoli (Imagoeconomica)

Venerdì 25 marzo, nell’Aula Magna della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (in viale Colli Aminei 2) avrà luogo, a partire dalle ore 9, un incontro fortemente voluto dall’arcivescovo metropolita don Mimmo Battaglia, dal titolo «Perché la camorra non uccida Napoli… Tu da che parte stai? Per risvegliare la coscienza ecclesiale e civile».
L’evento, che vede coinvolti insieme alla Chiesa di Napoli e alla Facoltà teologica anche la Corte di Appello, la Procura della Repubblica, il mondo del giornalismo, delle Forze dell’ordine e dell’associazionismo antimafia, prenderà il via con i saluti istituzionali di don Francesco Asti, decano della sezione San Tommaso d’Aquino PFTIM, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, e Luigi Riello, procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli. A seguire, avranno luogo la relazione di Giovanni Melillo, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, e gli interventi di Alfredo Fabbrocini, capo della squadra mobile di Napoli, Andrea Manti, comandante del ROS di Napoli, e Danilo Toma, comandante del GICO di Napoli.
Nella successiva sessione dei lavori, a partire dalle ore 10.20, sono previsti la relazione di Marcello Cozzi, docente dell’Istituto Teologico di Anagni, e gli interventi di Don Tonino Palmese, docente PFTIM, di Don Giorgio Pisano, parroco e decano, e di Madre Debora Contessi, suora delle Poverelle. Seguirà una discussione aperta con interventi dei giornalisti Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, Federico Monga, direttore di Il Mattino, Ottavio Ragone, direttore di Repubblica Napoli, e Pasquale Clemente, direttore del quotidiano Roma.
Conclusioni di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Saluti finali di don Mimmo Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli e gran cancelliere della Facoltà teologica.
Coordinatore e moderatore dell’incontro il caporedattore Rai, Antonello Perillo.