La BoJ spinge Tokyo in rally in vista della riunione del Fomc

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Il punto della mattinata. Giornata particolarmente calda oggi, secondo le attese. Gli operatori infatti sono tutti proiettati verso l’esito della riunione del FOMC (Fed) e della conferenza stampa di Janet Yellen (presidente Fed) prevista per questa sera (ore 20,30 italiane). In programma, oggi, anche le previsioni macroeconomiche trimestrali. Intanto la Boj ha lasciato invariati i tassi di interesse e deciso di continuare ad attuare una politica monetaria di “qualitative e quantitative easing”. Decisione di cui si sono immediatamente avvantaggiati i mercati europei, che infatti stamattina sono tutti in recupero. 
In particolare, relativamente a Piazza Affari a Milano, il Ftse Italia All-Share segna +1.31%, Ftse All-Share Capped +1.31, Ftse Mib +1.40, Ftse Italia Mid Cap +0.37, Ftse Italia Small Cap +0.48, Ftse Italia Star +0.58, Ftse Aim Italia +0.01.

In rialzo, come detto, anche le principali borse europee: il DAX segna al momento +1,0%, il CAC 40 +1,2, il FTSE 100 +0,5, l’IBEX 35 +1,1. 
Euro in recupero contro dollaro dal minimo da fine agosto a 1,1123 toccato a inizio mattinata.

Obbligazionario eurozona in flessione. Il rendimento del decennale tedesco sale di 2 bp allo 0,00%, anche quello del BTP sale di 2 bp all’1,27%. Lo spread è stabile a 127 bp. 
Bancari in netto progresso: l’indice FTSE Italia Banche segna +2,6%, l’EURO STOXX Banks +3%.

Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,4-0,5 per cento.

Tokyo in netto progresso con il Nikkei 225 che termina a +1,91%.

Borse cinesi in verde: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen chiude a +0,28%, l’Hang Seng di Hong Kong al momento segna +0,7% circa. 
Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,03, Nasdaq Composite +0,12%, Dow Jones Industrial +0,05%.

Borse asiatiche

L’istituto centrale nipponico non ha toccato i tassi, nonostante ci fossero attese per un possibile ulteriore taglio in negativo (dall’attuale -0,10% introdotto a sorpresa, con una mossa senza precedenti nel Sol Levante, nel meeting di fine gennaio). Non ha neppure modificato il piano di espansione della base monetaria, portato a 80.000 miliardi di yen l’anno (704 miliardi di euro al cambio attuale) nell’ottobre del 2014, pur esprimendo l’intenzione di abbandonare tale target (anche se al raggiungimento dell’obiettivo del 2% d’inflazione che certo non sembra vicino).
La Boj ha però introdotto correttivi alle scadenze dei bond riacquistati, mossa che dovrebbe allentare un po’ la pressione sulle banche derivante dai tassi d’interesse in negativo. Attualmente la scadenza media dei titoli pubblici che la BoJ riacquista è di 7-12 anni. L’istituto inizierà a focalizzarsi sui tassi d’interesse decennali, impegnandosi a mantenerli intorno allo zero.

Il risultato è stato un deprezzamento dello yen (nonostante a caldo avesse toccato un progresso dello 0,70% sul dollaro Usa) e, soprattutto, un rally per la piazza di Tokyo. Il Nikkei 225 ha infatti chiuso in progresso dell’1,91% (decisamente meglio ha fatto l’indice più ampio Topix, apprezzatosi addirittura del 2,72%). In precedenza il ministero delle Finanze nipponico aveva comunicato dati relativi alla bilancia commerciale per agosto segnati dall’undicesimo mese consecutivo di declino per le esportazioni (-9,6% annuo). 
Seduta positiva, ma con guadagni decisamente più limitati, per Seoul: il Kospi ha infatti guadagnato lo 0,43% al termine degli scambi.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha sfiorato un guadagno del 2% su prospettive di un possibile accordo da parte dei Paesi produttori per limitare l’output. E a Sydney hanno recuperato terreno proprio i petroliferi, in una seduta complessivamente positiva anche per i minerari e finanziari: l’S&P/ASX 200 ha quindi chiuso con un progresso dello 0,68% al termine delle contrattazioni.

In vista della chiusura, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano lo 0,20-0,30% mentre è superiore al mezzo punto percentuale l’apprezzamento dello Shenzhen Composite. In progresso intorno allo 0,80% invece l’Hang Seng di Hong Kong (fa ancora meglio l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, che si apprezza di circa l’1,30%).

Borsa Usa

La Borsa di New York ieri ha chiuso la seduta in leggero rialzo alla vigilia della decisione della Fed sui tassi. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,05%, l’S&P 500 lo 0,03% e il Nasdaq Composite lo 0,12%.

La National Association of Realtors ha reso noto che i nuovi cantieri residenziali sono diminuiti nel mese di agosto passando a 1142 mila unità da 1212 mila unità. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1190 mila unità. Diminuiscono anche le Licenze edilizie scese a 1139 mila unità da 1144 mila unità (consensus 1170 mila unità).

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 21 Settembre 2016

GIA Riunione BoJ;
01:50 GIA Bilancia commerciale ago;
08:30 GIA Conferenza stampa Kuroda (BoJ);

16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati;

20:00 USA Riunione FOMC (Fed);

20:00 USA Previsioni macroeconomiche trimestrali FOMC (Fed);
20:30 USA Conferenza stampa Yellen (Fed).